Tornano Ari Folman e il Mago di Oz

Arriva il caldo e i distributori ci vanno cauti. Nessuno può fronteggiare la minaccia congiunta dei viaggi per le spiagge e dello strapotere di Maleficent al botteghino. Arriva dunque il momento per l’uscita di film meno altisonanti, anche se nell’offerta non mancano certo elementi interessanti. Come The Congress di Ari Folman, il regista di Valzer con Bashir, con Robin Wright che, nei panni di sé stessa, cede a un grosso studio i diritti per la sua immagine digitalizzata. Una sua copia perfetta reciterà per sempre al posto suo, fino a un lontanissimo futuro.

Consigliato ai più piccoli Il Magico Mondo di Oz, nuova versione animata di un classico conosciuto in tutto il mondo, che ha dalla sua la partecipazione, nelle parti cantate, della cantante emergente Violetta, proveniente da X-Factor. Rompicapo a New York di Cédric Klapisch, con Romain Duris, Audrey Tautou, Cécile De France, Kelly Reilly, Sandrine Holt, prosegue una serie di successo iniziata nel 2002 con L’appartamento spagnolo e proseguita poi nel 2005 con il meno conosciuto Bambole russe. Xavier Russeau vive ormai  a Parigi, ha quarant’anni, una moglie, due figli e una crisi da gestire. Wendy, la sua compagna, lo sta lasciando per un fidanzato ricco e americano con cui si trasferisce presto nel cuore di Manhattan. Deciso a crescere i suoi bambini e ad occuparsi della loro educazione, Xavier lascia Parigi per New York dove ricomincia da zero.

1303 – 3D è un horror paranormale con Mischa Barton e Rebecca De Mornay che offre brividi a chi non ama l’aria condizionata. Le Week-End di Roger Michell, con Jim Broadbent, Lindsay Duncan, Jeff Goldblum è la storia di una coppia matura di insegnanti inglesi che trascorre un weekend a Parigi. Femen – L’Ucraina non è in vendita è un documentario sul noto movimento che riporta in Europa il tema del femminismo. La mela e il verme un piccolo cartoon danese ambientato nel mondo degli alberi da frutta.

Gabrielle – Un amore fuori dal coro di Louise Archambault, in equilibrio tra documentario (sensibile) e finzione (sentimentale), racconta la vicenda di una cantante affetta da deficit mentale. The Gambler di Ignas Jonyas vede la doppiezza della Lituania postsovietica farsi immagine nella figura di un paramedico col vizio del gioco.