Torna la Grande Arte al Cinema

Dopo il successo della scorsa stagione della Grande Arte al Cinema, da gennaio a maggio, Nexo Digital, con i media partner Sky Arte HD e MYmovies.it, propone alle sale italiane un nuovo calendario di eventi cinematografici che portano l’arte sul grande schermo.
A inaugurare questo nuovo ciclo, il 30 e 31 gennaio, sarà David Hockney dalla Royal Academy of Arts, il docufilm su due mostre dedicate all’artista britannico, autore di “A Bigger Splash” e “A Closer Grand Canyon”. Nel film, David Hockney si racconta a Tim Marlow, il direttore artistico della Royal Academy of Arts, riportando alla memoria il primo viaggio all’estero, in Egitto nel ’63, il dolore per la morte dell’amico Jonathan Silver e le tecniche innovative che sta abbracciando in questi anni, come i disegni e i video realizzati con l’iPad. Ad arricchire il percorso anche i pareri dei critici d’arte Martin Gayford e Jonathan Jones e quelli di Edith Devaney, Senior Contemporary Curator della Royal Academy of Arts, che posò due volte per l’artista.

Il 19, 20, e 21 febbraio arriverà in sala Caravaggio – L’anima e il sangue, una delle prime produzioni in Italia realizzate in 8K che offre una percezione quasi tattile delle oltre 40 opere trattate nel film. Dedicato a uno degli artisti più controversi e amati del mondo dell’arte, prodotto da Sky e Magnitudo Film, il film guida lo spettatore in un viaggio attraverso la vita, le opere e i tormenti di Caravaggio. Ad accompagnare le scene simboliche sulla vita del Merisi, la voce interiore del pittore in voice over, affidata a Manuel Agnelli, alternata agli interventi di Claudio Strinati, storico ed esperto di Caravaggio, consulente scientifico del film, che racconta la figura dell’artista in stretta correlazione con le sue opere. Intervengono anche Mina Gregori, presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, e Rossella Vodret, curatrice della mostra “Dentro Caravaggio” in corso a Palazzo Reale fino al 28 gennaio 2018.

Continuano gli appuntamenti il 13 e 14 marzo con una produzione 3D e Nexo Digital, Hitler contro Picasso e gli altri, girato a distanza di 80 anni dal bando nazista contro “l’arte degenerata” e dalla mostra di Monaco che esaltava la “pura arte ariana”. In quei giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case di collezionisti e di ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz, rimasto poi solo sulla carta, o a Carinhall, la residenza privata di Goering. Il documentario raccoglie le testimonianze legate alle storie che prendono il via dalle grandi mostre che fanno il punto sull’arte trafugata: “21 rue La Boétie”, la mostra parigina che espone il patrimonio recuperato della collezione di Paul Rosenberg, uno dei più grandi collezionisti e mercanti d’arte di inizio ‘900, con quadri da Picasso a Matisse; “Looted Art “, la mostra olandese che espone i quadri provenienti dai depositi statali olandesi e dalle collezioni razziate dai nazisti; “Dossier Gurlitt”, la mostra di Berna e Bonn, che per la prima volta espone la collezione segreta di Cornelius Gurlitt, figlio di uno dei collezionisti e mercanti d’arte che collaborarono coi nazisti, fermato per caso dalla polizia doganale su un treno per Monaco nel 2012. Tra le tele della collezione trafugata si trovano anche capolavori di Chagall, Monet, Picasso e Matisse.

Il 9, 10 e 11 aprile sarà il momento di un altro documentario prodotto da 3D e Nexo Digital: Van Gogh. Tra il grano e il cielo, un tour cinematografico attraverso il lascito della più grande collezionista privata del pittore olandese, Helene Kröller-Müller, che ai primi del Novecento giunse ad acquistare quasi 300 lavori di Van Gogh, tra dipinti e disegni. La storia di questa passione sfociata in un’impressionante collezione d’arte è raccontata anche dalla mostra protagonista del film, “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”, alla Basilica Palladiana di Vicenza fino all’8 aprile 2018, che raccoglie 40 dipinti e 85 disegni proventi dal Kröller-Müller Museum di Otterlo in Olanda, dove oggi è custodita l’eredità di Helene. Un’esposizione che, con la curatela del critico d’arte Marco Goldin, presenza narrante anche nel film, permette di capire l’importanza del disegno e di lunghi studi preparatori nella pratica artistica di Van Gogh. Attraverso le voci di critici ed esperti, scrittori e direttori di musei e i brani delle lettere al fratello Theo, si raccontano i tormenti e la parabola artistica del pittore. 

Chiude la stagione della Grande Arte al Cinema, l’8 e il 9 maggio, Cézanne – Ritratti di una vita, il documentario sul fondatore dell’arte moderna, colui che influenzò i Fauves, i cubisti e tutti gli artisti delle avanguardie.
Il documentario su Cézanne conduce lo spettatore nella vita dell’artista attraverso le sue lettere personali e l’esplorazione degli spazi privati, includendo anche filmati girati nel Sud della Francia, dove il pittore nacque e si spense. Ancora una volta lo spunto per il racconto nasce da una mostra itinerante: “Cézanne’s portraits”, che raccoglie per la prima volta da collezioni di tutto il mondo oltre 50 ritratti eseguiti dall’artista, in viaggio tra la National Portrait Gallery di Londra, il Musée d’Orsay di Parigi e la National Gallery of Art di Washington DC.