TORINO, ICONE TRANSGENDER


Una mela avvolta da una pellicola, simbolo delle relazioni polimorfe tra sguardo e desiderio, è il logo della 17° edizione del Turin International Gay & Lesbian Film Festival – Festival Internazionale di film con tematiche omosessuali in corso a Torino dal 24 aprile fino al 1° maggio 2002.
Nel fitto programma di 168 film tra concorso, sezioni speciali e retrospettive, anche 8 italiani.
Tra questi Giorni, opera d’esordio della regista Laura Muscardin (leggi l’intervista), membro della giuria tutta femminile della sezione Concorso Lungometraggi.
Proiettato sabato 27, la pellicola, storia delle vicissitudini amorose di un uomo sieropositivo, ha riscosso un grande successo di pubblico tanto che sarà riproposto il 1° maggio.
“Ne sono felice perché ero un po’ preoccupata della reazione di un pubblico particolarmente attento come quello di Torino – commenta Muscardin – Ora mi aspetta il festival “Open roads: New Italian Cinema” a New York e a giugno il festival gay di San Francisco”.
A Torino l’ombra dell’HIV compare anche nel documentario Paolo e Francesco di Gabriele Anastasio, un’ironica ma sofferta intervista, sospesa tra fiction e realtà, a una coppia di omosessuali, e nel corto di animazione Le malefiche disavventure di Mr. Hiv di Luca De Santis e Sara Colaone.
Primo episodio di una serie sulla prevenzione all’HIV-AIDS, promosso dall’Azienda U.S.L. di Bologna in collaborazione con il Circolo Arcigay “Il Cassero”, racconta della fuga di due giovanotti dal terribile virus.
E al festival trionfano immagini che giocano con le ambigue icone della pop music: i Coniglioviola, la coppia creativa formata da Fabrizio Coniglio e Andrea raViola, piemontesi che si muovono a metà strada tra la net art e il web design, presentano i video Modho–Quando finisce l’aria e Modho– Donatella/Donatello.
Quest’ultimo offre un’inedita interpretazione di Donatella, brano cult degli anni ’80 della mitica Donatella Rettore ed è nato dall’incontro tra la band dei Modho (di cui Andrea raViola/Donatello è il cantante) e l’eclettica artista.
Realizzato con fotografie montate in Flash, traduce in immagini l’amletico dubbio sull’identità sessuale.
Dove si ferma il video musicale Survivor tormentone dello scorso anno della band femminile Destiny’s Child, inizia, senza scrupoli e senza vergogna, il corto Sopravvissute di LaTavia Tovarich regista underground di origini balcaniche.
Completano il quadro dei corti Quello che so di te di Fabio Fiandrini e Farfalle, storia di un incontro ispirato a una vignetta di “Happy Gays” di Giuseppe Fadda e diretto da Valentina Lucari, filmaker autodidatta classe 1964.
Nella sezione Eventi speciali anche Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini e un omaggio a Carmelo Bene con Salomè.
Si chiude il 1° maggio con la videolettura Cocktail d’amore di Salvo Guercio, autore dell’omonima trasmissione presentata da Amanda Lear.
Guercio racconterà la genesi del programma curato insieme a Marco Giusti, con videoclip e immagini inedite di icone gay come Patty Pravo, Grace Jones, Madonna, Raffaella Carrà, Loredana Bertè e, naturalmente, Amanda Lear.
Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.turinglfilmfestival.com.

autore
29 Aprile 2002

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