Torino Film Festival 23


G. D'Agnolo Vallan, R. Turigliatto Con tredici prime mondiali e 21 prime europee, tantissimi documentari, le retrospettive di Claude Chabrol e Walter Hill, gli omaggi al filippino Lino Brocka e all’americano Lodge Kerrigan, il Festival di Torino torna, dall’11 al 19 novembre, con la direzione di Giulia D’Agnolo Vallan e Roberto Turigliatto e conferma la fortissima tendenza alla ricerca linguistica ed estetica. La locandina è un volto femminile che moltiplica l’avidità degli sguardi, l’impegno resta forte, anche grazie ai numerosi sponsor, ma il presidente Gianni Rondolino non si lascia sfuggire l’occasione di un cenno ai famosi tagli al Fus che potrebbero mettere una serie ipoteca sul futuro della storica manifestazione.

Ma guarda al futuro l’ex Cinema Giovani, che riproporrà l’opera completa di Claude Chabrol (circa 70 tra film e lavori televisivi) in due annate e in collaborazione con la Cinémathèque Francaise.

Compie dieci anni il mitico Premio Cipputi, che segnala le opere più convincenti sul mondo del lavoro e che quest’anno renderà omaggio al maestro del documentario italiano, Vittorio De Seta. Il suo nome era nell’aria: il capolavoro Banditi a Orgosolo è stato da poco restaurato dalla Cineteca di Bologna, mentre il suo ultimo film, Lettere dal Sahara, è finalmente pronto, dopo molte peripezie e difficoltà.

 

“Al documentario italiano diamo una particolare attenzione, con scelte strategiche”, spiega Roberto Turigliatto. Tanto da dedicargli una sezione ad hoc, il concorso Doc 2005, che propone, tra gli altri, lavori di Gaglianone, Corso Salani, Elisabetta Sgarbi, Alina Marazzi, Daria Menozzi. Ma poi anche nel Concorso lungometraggi figurano opere non fiction, come El barrilete di Alessandro Angelini, girato in Nicaragua o Diarios da Bosnia di Joaquim Sapinho. Mentre l’altro italiano in competizione è Fiaba nera di Alberto Momo, che i selezionatori definiscono “opera prima contromano”.

Ricchissimo il Fuori Concorso, con autori come Cédric Kahn, Raoul Ruiz, Johnnie To, Kiyoshi Kurosawa, Suzuki Seijun, Hou Hsiao Hsien, Tsai Ming-liang, Aleksandr Sokurov (Il Sole, che uscirà il 18 novembre con l’Istituto Luce). Americana propone la gustosa serie dei “Masters of horror”, tredici film da un’ora l’uno girati da maestri del genere come Martin Scorsese, John Carpenter, Joe Dante, Dario Argento: a Torino se ne vedranno sei. Sempre in Americana ci sarà il prequel dell’Esorcista, Dominion di Paul Schrader. Tra gli ospiti del festival ci sarà anche Walter Hill, in una pausa del suo nuovo film, un western con Robert Duvall che sta girando in Canada.

Da non perdere My Dad is 100 Years Old, l’omaggio di Isabella Rossellini al papà Roberto realizzato a quattro mani con Guy Maddin.  

autore
03 Novembre 2005

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