Dopo un’edizione in streaming, causa pandemia, il Torino Film Festival torna in presenza e al 100% con 181 film, di cui 68 prime mondiali, 14 internazionali e 53 italiane. Una 39esima edizione, in programma dal 26 novembre al 4 dicembre, che segna una ripartenza in grande stile con tantissimo cinema italiano (clicca qui). “Lavoriamo da un anno a questa edizione e abbiamo sempre sperato di poter ospitare il pubblico in presenza. Gli incontri fisici tra pubblico e artisti sono sempre stati al centro di un festival nato 39 anni fa per puro amore del cinema, con un occhio al mondo giovanile, alle opere prime e al cinema sperimentale”, spiegano il direttore e il presidente del Museo del Cinema, Domenico De Gaetano e Enzo Ghigo. Budget di questa edizione, 1 milione 750mila euro.
Ad aprire, il 26 novembre all’Uci Cinema Lingotto, una delle quattro sale del festival oltre al Lux, il Massimo e il Greenwich Village, sarà il già annunciato film d’animazione Sing 2- Sempre più forte. In chiusura Aline di Valerie Lemercier, biopic sull’adolescenza di Céline Dion. Tanti gli ospiti, tra i personaggi più attesi, Monica Bellucci, a cui andrà il Premio Stella della Mole. Nella giuria, presieduta dalla regista ungherese Ildiko Enyedi, anche Alessandro Gassmann e Paola Randi. Madrina del festival, Emanuela Fanelli.
Sono 12 i film in concorso, annunciati dal direttore Stefano Francia di Celle che indica nel senso di comunità e nella creazione di legami i temi forti del programma con una particolare attenzione alla rielaborazione del passato. Tra i titoli anche l’opera prima dell’attrice francese Sandrine Kiberlain Une jeune fille qui va bien, storia di una ragazza ebrea che studia recitazione nella Parigi del 1942. Le proiezioni saranno precedute dai cortometraggi in competizione e dalle Pillole del Luce (di cui vi parliamo qui). Molto ricco il fuori concorso, che guarda al grande pubblico da riportare in sala dopo i mesi difficili delle chiusure e della pandemia.
Da citare Cry Macho di Clint Eastwood, “un antiwestern che rivede il concetto di machismo”; It snows in Benidorm di Isabel Coixet , thriller eccentrico ambientato nella celebre località balneare; Bergman Island di Mia Hansen Love (foto) con Tim Roth e Vicky Krieps, viaggio interiore ambientato sull’isola di Faro; il dramma psicologico Les intranquilles di Joachim Fosse; il documentario Jane par Charlotte di Charlotte Gainsbourg (Jane Birkin raccontata dalla celebre figlia); Una madre, una figlia di Mahamat-Saleh Haroun un film su due personaggi femminili forti nel Ciad di oggi; Suzanna Andler di Benoit Jacquot, dal testo teatrale di Marguerite Duras (ancora con Charlotte Gainsbourg); Tromperie di Arnaud Desplechin, versione del romanzo di Philip Roth La controvita. Come si vede c’è molto cinema francese e francofono, anche grazie alla collaborazione di Unifrance. Tra i partner del festival anche CinecittàNews, che conferma la media partnership.
Una personale è dedicata ai registi e artisti libanesi Joana Hadjithomas e Khalil Joreige – in anteprima verrà proiettato il loro film Memory Box – che saranno anche protagonisti di una masterclass a cura di Massimo Causo. Altre masterclass con Monica Bellucci, Avi Mograbi, Elisabetta Sgarbi, Matilda De Angelis.
I dati dell’edizione 2021 contano 32.900 presenze (48.628 visioni online nel 2020; 61.000 presenze nel 2019), 1.678 accreditati stampa e professionali/industry (1.128 nel 2020; 2.090 nel 2019), 21.663 biglietti venduti (18.402 nel 2020; 26.165 nel 2019) e 106.116 euro di incasso (103.083 euro nel 2020; 234.000 euro nel 2019)
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