Non è, come erroneamente si potrebbe pensare, il suo mestiere – conduttore di un programma tv per bambini – a conferirgli una sensibilità delicata e profonda, ma è proprio il suo spirito verso l’umanità tutta, generoso e attento, a profilarne un uomo degno di essere un eroe dei nostri tempi, esattamente tema d’approfondimento di Esquire, la rivista per cui lavora il cinico giornalista Lloyd Vogel (Matthew Rhys), a cui in particolare è stata affidata un’intervista a Mr. Rogers, ovvero Tom Hanks, per questo ruolo candidato al premio Oscar come Miglior Attore Non Protagonista di Un amico straordinario (A Beautiful Day in the Neighborhood).
Una candidatura meritata a tutti gli effetti, per un personaggio che, seppur differente narrativamente, porta con sé echi di quel Forrest Gump che ad Hanks valse proprio la statuetta da protagonista nel ’95. Affini la dolcezza e la poesia dello spirito, la sensibilità sopraffina nel cogliere le sfumature dell’animo umano, con il perenne tocco candido del personaggio, al limite tra il favolistico e il profondamente reale. Tutto questo permesso anche da una messa in scena – in particolare quella dello studio tv del programma per bambini che Mr. Rogers conduce – che concorre a sostenere un confine tra onirico e vero, in un’atmosfera prossima a quella che possono innescare famose trasmissioni italiane per bambini, L’albero azzurro o La Melevisione.
Storia ispirata dalla realtà, girata a Pittsburgh e basata su un’intervista fatta dal giornalista Tom Junod, a cui nel film dà volto l’attore Matthew Rhys, papà di un neonato e figlio di un padre detestato e perso nel corso degli anni, ritrovato ora in un difficile finale di vita, momento personalissimo del giornalista, ma in cui l’imprevista conoscenza con Fred Rogers non si sottrae nell’ammorbidire angoli relazionali spigolosi e inutilmente tali nel presente dei due uomini, figlio e padre: il film, in anteprima al Toronto International Film Festival, vanta, oltre alla candidatura all’Oscar per Tom Hanks, anche una per il Golden Globes e il BAFTA, insieme ad altre di grande prestigio. Dietro la macchina da presa Marielle Heller, già regista di Diario di una teenager (2015) e Copia originale (2018), oltre ad un paio di serie tv.
Un amico straordinario, al box office americano con 13,5 milioni di dollari nel primo weekend, e nella programmazione dei primi due mesi attestato su un incasso di 61,1 milioni di dollari, esce in Italia dal 5 marzo, distribuito da Sony Pictures Entertainment.
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