BERLINO – Sono dodici i libri selezionati in “Books at Berlinale” tra le opere letterarie che, secondo il festival, potrebbero essere presto trasformate in un film. Tra questi, il romanzo di Rosella Postorino, Le assaggiatrici (Hitler’s Feast), edito da Feltrinelli, storia di un gruppo di dieci donne cui è affidato il compito di assaggiare il cibo da servire al Führer per accertarsi che non sia avvelenato. Le giovani, dopo aver mangiato, vengono tenute un’ora sotto osservazione affinché le SS si accertino che è tutto a posto. Così nell’ambiente chiuso della mensa forzata, s’intrecciano fra loro alleanze, amicizie e rivalità. Il romanzo, ispirato alla vera storia di Margot Wölk, assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf, è stato giudicato dal The Hollywood Reporter uno di quelli con il più alto grado di adattabilità cinematografica, aggiudicandosi quattro orsi su cinque nella classifica stilata dal prestigioso magazine.
Le opere selezionate sono state pubblicamente presentate ai produttori presenti al mercato, dando loro anche la possibilità di entrare in contatto con chi ne detiene i diritti.
In Panorama saranno presentati Dafne, opera seconda di Federico Bondi e il documentario Selfie di Agostino Ferrente. Il nuovo progetto di Irene Dionisio La voce di Arturo è stato selezionato da Berlinale Talents e da Script Station. In Coproduction Market il nuovo progetto di Thanos Anastopoulos Seconda casa
In anteprima europea nella sezione Panorama Skin di Guy Nattiv, la vera storia di Bryon Widner, fanatico naziskin redento appartenente ad una feroce famiglia di skinheads. Interpretato da Jamie Bell, il film è stato presentato al Toronto International Film Festival dove ha vinto il Premio Fipresci della Critica
La Retrospettiva della 69ma edizione della Berlinale adotta come tema le donne registe, tra il 1968 e il 1999. “Grazie ad attiviste come Helke Sander, Ula Stöckl e Jutta Brückner – dice il direttore uscente Dieter Kosslick – le registe donne hanno preso confidenza, e noi abbiamo molto a cuore l’uguaglianza di genere nel cinema di oggi”
Il direttore della Berlinale ha ricevuto una medaglia speciale a Telluride, ed è stato definito come “un eroe del cinema che preserva, onora e presenta grandi film”. Precedentemente il riconoscimento era andato a Criterion Collection, HBO, Ted Turner, Stanley Kauffmann, Manny Farber, Pierre Rissient, Leonard Maltin, Serge Bromberg and the UCLA Film & Television Archive