The Special Need: l’Eneide dell’autismo

Dal 2 aprile (Giornata Mondiale dell’Autismo) il film dell’udinese Carlo Zoratti, già premiato ai Festival di Lipsia e Trieste. Il 1° aprile l’anteprima-evento trasmessa in diretta satellitare


Dal 2 aprile (Giornata Mondiale dell’Autismo) The Special Need dell’udinese Carlo Zoratti, già premiato ai Festival di Lipsia e Trieste. Il 1° aprile l’anteprima-evento (una produzione Visionaria e Tucker in collaborazione con Open Sky). Dall’Anteo spazioCinema di Milano, grazie alla collaborazione con Open Sky Cinema, verrà infatti trasmesso alle 20.30 in 70 sale in tutta Italia un incontro con il protagonista e  il regista. Con questo nuovo evento Visionaria riconferma il suo ruolo di produttore e distributore di contenuti qualità: una distribuzione alternativa che, grazie alle nuove teconologie, raggiunge una platea di spettatori molto più ampia, collocando la sala come luogo di incontri, di approfondimenti e di riflessioni. Enea Gabino, di Pozzuolo del Friuli (Udine) ha trent’anni, un lavoro e una necessità speciale: fare (finalmente) l’amore. Ma è ostacolato dalla sua condizione di persona affetta da autismo. Aiutato dagli amici (il regista Carlo Zoratti e Alex Nazzi) intraprende un viaggio per l’Europa entrando in contatto con associazioni di volontariato sessuale svedesi, un gruppo di assistenti sessuali svizzere e frequentando un bordello tedesco specializzato in clientela disabile. Perchè il diritto alla sessualità delle persone mentalmente svantaggiate, in Italia, non è ancora riconosciuto. 

“Conosco Enea da quanto abbiamo quindici anni – racconta Zoratti, esordiente e autodidatta –  Lo ammetto: l’ho fatto perché volevo conoscere una ragazza che lavorava in un’associazione di volontariato. Poi siamo diventati amici e ho iniziato a frequentarlo e a portarmelo in giro perché mi pareva aberrante che dovesse passare le serate da solo a guardare ‘Scommettiamo che…’. E mi sono reso conto che con lui mi divertivo, siamo diventati amici. Quattro anni fa abbiamo deciso di realizzare questo documentario, in piedi davanti alla fermata dell’autobus. Quel giorno gli ho chiesto se aveva una ragazza: io ne avevo conosciute molte. Perché lui no? Nel 2012 abbiamo iniziato le riprese senza sapere dove ci avrebbe portato la nostra strada. Ogni giorno Enea cambiava traiettoria e io dovevo seguirlo lasciandomi guidare da lui. Poiché mi conosceva bene ero io il suo riferimento, e tendeva a guardare costantemente in macchina. Ma non volevo questo feeling da documentario, così abbiamo deciso che dovevo passare davanti all’obiettivo, non senza fatica, da parte mia e del direttore della fotografia che così si è caricato di grosse responsabilità.  Possiamo dire che Enea non sia il classico autistico che popola l’immaginario comune, urlando davanti alle pareti. Ha una terapista, Carla, che lo segue da molto. Sua mamma dice che Enea ha due madri, lei lo ha fatto nascere e Carla rinascere. Ho parlato molto anche con lei che mi ha aiutato a decifrare i suoi comportamenti.

Il linguaggio del film è a metà tra fiction e documentario: “Era molto importante – continua Zoratti – che Enea non si sentisse forzato in nessun aspetto. La scena che vedete in cui cerca di approcciare le ragazze è reale. Era microfonato perché stavamo girando una scena e lui si è allontanato. Ci ha mandati un po’ in cortocircuito perché da un lato avevamo l’istinto di fermarlo ma dall’altro non potevamo nascondere quel suo particolare pezzo di storia. Allora ho chiesto a sua mamma se lui avesse mai avuto una donna e lei si è aperta come se aspettasse quella domanda da secoli. Mi ha chiesto ‘cosa facciamo?’. Le ho domandato a mia volta perché lo chiedesse a me e lei mi ha risposto che era una cosa di cui non poteva parlare coi vicini di casa, la sessualità di suo figlio disabile”.

Con l’accordo di mamma Bruna, Carlo e Alex decidono così di aiutare il loro amico. Ben presto però capiscono che le prostitute da strada e da night club non fanno al caso loro. “Non era l’ambiente adatto – spiega il regista –  e non potevamo mettere Enea né noi stessi in condizioni di rischio. La prostituzione in Italia non è illegale, ma è illegale sfruttarla e incoraggiarla. Inoltre, Enea è considerato alla stregua di un minore, per cui se anche qualcuno nei suoi confronti facesse volontariato decidendo di aiutarlo a fare sesso rischierebbe la denuncia per circonvenzione di incapace. Così l’avventura ci porta verso un centro specializzato in Germania, dove ‘accompagnatrici’ con una preparazione anche in psicologia aiutano i disabili a scoprire com’è il rapporto con un partner. In Italia non c’è questa possibilità. Ma non si tratta da parte mia di una denuncia frontale. Non so nemmeno se sia o no una cosa buona. So che è quello che serviva al mio amico. Una volta arrivato lì, mi sono reso conto che la nostra capacità di aiutare Enea a un certo punto si fermava. C’è sempre il rischio di proiettare su un disabile le nostre personali esigenze. Quindi è lui che deve manifestare il desiderio di fare questa cosa. Se non è i grado di formulare una domanda specifica, non può farlo. Gli psicologi non ci avrebbero permesso di parlare a nome di Enea”. Che alla fine del suo viaggio da eroe, compirà la sua decisione finale. “Mi piace il cinema – dice Enea – ci vado spesso con mio fratello e questa esperienza mi è molto piaciuta, ma sto ancora lavorando per trovare la donna della mia vita”. 

autore
03 Marzo 2014

Solidarietà

Solidarietà

Emergency ad Alice nella città con il corto “Battima”

L'organizzazione umanitaria al festival dedicato ai ragazzi con il cortometraggio nato dalla sceneggiatura che ha vinto la terza edizione del concorso Una storia per Emergency

Solidarietà

Bruno Bozzetto per una Pasqua senza agnello

Il grande disegnatore e regista promuove un video con Animal Equity per la campagna “Salva un agnello” per fermare la sofferenza di questi animali che si moltiplica nel periodo pasquale, sostenuta anche dall’influencer di cucina vegetale Andrea Capodanno

Solidarietà

‘Sono come te’: videoclip per raccontare l’autismo

Nella giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, è stata annunciata la preparazione del videoclip di Daniele Savelli

Solidarietà

Rai, cartoon in lingua ucraina per i bimbi rifugiati

Brave Bunnies, la più popolare serie animata ucraina, ma anche 44 Gatti e Peppa Pig: Benvenuti bambini è un progetto, in italiano e ucraino, che accorpa le trasmissioni dedicate al pubblico dei più piccoli, da guardare in una sezione speciale di RaiPlay, dal 1 aprile


Ultimi aggiornamenti