Terry Gilliam: Bellucci? Una strega

Al geniale regista americano Terry Gilliam è stato consegnato il Regina Isabella Legend Award nell’ambito della terza edizione del Film & Music Ischia Global Fest. In attesa che si sblocchi la lavorazione del Don Chisciotte, Gilliam sta finalmente facendo gli ultimi ritocchi al film più costoso mai realizzato (con un budget di 80 milioni) dal regista statunitense. Si tratta di The Brothers Grimm, già presentato a Cannes – solo pochi minuti – e ora in predicato per partecipare alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. Nel cast, oltre a Heath Ledger e Matt Damon (i fratelli Grimm), figura Monica Bellucci, nel ruolo di Queen Mirror, una bellissima strega invecchiata di 500 anni che fatica a ritrovare la sua eterna giovinezza.
“Lavorare con Monica è stato fantastico. Nel film ho usato 700 effetti speciali, ma spero che gli spettatori ne riconosceranno solo due, perché la tecnologia deve essere sempre al servizio della storia e della narrazione. Nei Grimm non ho voluto fare un film né troppo fantastico, né realistico, mi piace mantenermi sul filo dei due elementi, anche se so che è pericoloso cadere”. Il regista che sta ultimando anche il film Tideland – storia di una bambina abbandonata nel deserto – non ha confermato la sua presenza a Venezia, “ma spero di esserci, perché i festival mi piacciono molto: è un’ottima occasione per incontrare registi e artisti, per rivedere gli amici sparsi per il mondo con i quali condividere una cena squisita e del buon vino”.
Gilliam, che ha detto di essersi “assicurato la pensione grazie alla banda dei Monty Python, che continua ad imperversare nelle tv americane”, ha poi parlato del terrorismo, “che c’è sempre stato. Quando realizzai Brazil, che descriveva nel 1985 un mondo futuro nel quale bisognava convivere con il terrorismo, in Italia prolificavano le Brigate Rosse. Poi, c’è stato un periodo di calma ed ora, a causa dell’abuso del potere americano siamo costretti a subire gli attacchi terroristici, come quello di Londra. In quei giorni ero in Italia e ho subito chiamato mia moglie a Londra che ne sapeva meno dei tg italiani. In questi casi c’è sempre da chiedersi: chi ha più interesse a scatenare tutto questo? Basta ricordare che in Iraq c’erano molti meno terroristi prima dell’invasione americana e che in diversi paesi iracheni non c’è acqua né luce, ma c’è di sicuro una base americana”.