E’ uno scenario post-apocalittico quello che presenta Terminator Salvation, quarto capitolo della cyber saga più famosa del cinema che celebra i suoi venticinque anni di vita. Il Giorno del Giudizio è arrivato sotto forma di un olocausto nucleare che avrebbe dovuto cancellare ogni traccia di umanità dal Pianeta. Ma un gruppo di coraggiosi è scampato agli attacchi di Skynet, il network di intelligenze artificiali che è diventato consapevole di se stesso e si è ribellato ai suoi creatori. Organizzati in piccoli gruppi chiamati la “Resistenza”, i sopravvissuti sono guidati dal quel John Connor (Christian Bale) la cui nascita è stata annunciata nel primo epocale capitolo firmato da James Cameron come l’avvento di una sorta di redentore, che diventerà il maggior nemico di Skynet. E proprio per impedirne la nascita il T-800 – alias Arnold Schwarzenegger che qui compare in un cammeo tutto digitale – veniva in quell’occasione inviato indietro nel tempo.
Ambientato nel 2018, in un periodo che precede il futuro mostrato dalle altre tre pellicole, Terminator Salvation è lontano dallo scintillio dei sofisticati androidi cui i primi film ci avevano abituati. I soldati di Skynet sono qui delle versioni primitive di cyborg, totalmente rovinati dall’usura e dalle aggressioni atmosferiche, che già mostrano, però, quella naturale inclinazione ad uccidere. Una sorta di zombie cibernetici dagli inquietanti endoscheletri a vista, che si muovono tra le macerie di ciò che una volta è stato il pianeta Terra e ricercano incessantemente ogni forma di vita.
E tra i vari modelli di robot i Moto-Terminator, incaricati di rincorrere eventuali esseri umani in fuga, sono un omaggio all’italiana Ducati di cui riprendono perfettamente il profilo. E tra le tante citazioni dei capitoli precedenti c’è anche un personaggio inedito, Marcus Wright: uno straniero proveniente dal passato che si rivela un ibrido uomo-macchina con cuore, cervello e sembianze umane, ma con le parti interiori tipiche dei robot. Toccherà a lui e alle sue emozioni, del tutto umane anche se supportate da macchine, rivelare la vera sostanza di una umanità in piena crisi.
Terminator Salvation, dal 5 giugno nelle sale italiane per Sony, è diretto dal regista delle Charlie’s Angels, McG, che ha svelato alcuni dei trucchi utilizzati: “Abbiamo preso una vecchia pellicola e l’abbiamo lasciata eccessivamente al sole per farle perdere alcune delle sue caratteristiche. Poi l’abbiamo lavorata per aggiungere più argento del normale. Infine abbiamo modificato alcune immagini in digitale”. Il tutto crea un’atmosfera postbellica che percorre l’intero film.
E in contemporanea all’arrivo sul grande schermo, saranno disponibili in libreria anche due romanzi editi da Multiplayer.it: “Terminator Salvation. Dalle Ceneri“, prequel che mostra i fatti antecedenti le vicende narrate dal film, e “Terminator Salvation“, che è invece il romanzo ufficiale firmato da Alan Foster, autore noto nel campo fantascientifico.
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