“Bruto è un indignato, uno di quelli puri”, lo afferma Vittorio Taviani, in concorso al Festival di Berlino con Cesare deve morire, girato con il fratello Paolo nel carcere di Rebibbia, dove i detenuti del braccio di alta sicurezza – quello della criminalità mafiosa – hanno messo in scena il “Giulio Cesare” di William Shakespeare. Tanti i richiami al presente nella tragedia sul tirannicidio del Bardo. E infatti Paolo commenta: “Bisogna saper identificare Cesare, che non è soltanto il potente che con la violenza vuole toglierti l’aria che respiri, perché ci sono tanti altri modi, più sofisticati, per sottrarre la libertà. Il compito degli indignati è capire quali Cesari bisogna combattere”.
Il film, prodotto da Grazia Volpi con Rai Cinema e il sostegno del MiBAC, della Regione Lazio e di Roma Capitale, uscirà nelle sale italiane con la Sacher il 2 marzo. Al festival, dove era accompagnato anche da uno degli interpreti, l’ex detenuto (oggi attore) Sasà Striano, che sta lavorando alla fiction Il clan dei camorristi per Canale 5, è stato accolto con grande interesse e applausi dalla stampa internazionale.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk