Fresco di un ottimo primo weekend in sala, l’horror dell’anno Talk To Me, diretto dagli emergenti gemelli Danny e Michael Philippou, continua a far parlare di sé. Nonstante il film fosse stato inizialmente distribuito con un divieto ai minori di 14 anni, la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche incaricata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura lo ha ora vietato ai minori di 18 anni.
Le emozioni forti e le scene disturbanti, unite ad un’atmosfera angosciante e inquietante che caratterizzano il film hanno evidentemente impressionato la Commissione a tal punto da reputarlo non adatto ai minori perché “la violenza è mostrata in maniera esplicita e insistita in numerose scene e può essere pericolosa per gli individui; inoltre, essendo mostrata e contestualizzata nell’ambito di un gruppo di amici che si divertono di fronte al pericolo che corrono alcuni di essi, tale violenza può generare emulazione ed apparire come desiderabile”. Da qui la decisione di alzare il divieto per la visione ai maggiorenni.
Plaion Pictures, che distribuisce in Italia il film attraverso la propria etichetta horror Midnight Factory, ha appreso con stupore la nuova richiesta di classificazione e annuncia che intende fare ricorso. Commenta la direttrice marketing Frida Romano: “Ci dispiace che al pubblico più giovane venga in questo modo negata la possibilità, attraverso un film di intrattenimento horror, di fruire di temi importanti e di crescita, che sono indirizzati invece proprio agli adolescenti”.
Nel weekend intanto sono stati numerosi gli spettatori che hanno scelto di recarsi nei cinema a vedere Talk To Me, che si posiziona primo tra le nuove uscite, con la media copia più alta (2.996 euro), conquistando la seconda posizione assoluta al box office nel fine settimana e totalizzando a oggi un totale di incasso pari a 737.081 euro per 94.000 spettatori.
Un esordio che lascia decisamente il segno per Talk To Me, che – dopo aver conquistato critica e pubblico negli Stati Uniti – anche in Italia si conferma come un prodotto cinematografico di alta qualità ed estremamente efficace nel portare a termine la sua missione di terrificare lo spettatore, ma allo stesso tempo di trasmettere con originalità e freschezza valori e tematiche profonde e di attualità.
Una clip dal film:
Cocainorso proposto da Universal come vietato ai minori di 14 anni è stato portato ai 18 anni da una prima sottocommissione ministeriale. Dopo il ricorso della major il divieto è stato riportato definitivamente ai minori di 14 anni
Contro il VM18 della commissione ministeriale della classificazione delle opere, Piove di Paolo Strippoli ottiene dal Tar il ripristino del divieto ai minori di 14 anni
La commissione per la classificazione delle opere del Ministero della Cultura ha confermato il divieto ai minori di 18 anni.
Piove di Paolo Strippoli, classificato dal distributore Fandango come “opera non adatta ai minori di 14 anni”, è stato invece bocciato dalla commissione ministeriale che ha alzato il divieto ai minori di 18 anni