Takeshi “Beat” Kitano, attore, sceneggiatore, regista, scrittore giapponese salirà il 29 aprile sul palcoscenico della 24/a edizione del Far East Film Festival, il principale showcase del cinema asiatico in programma a Udine dal 22 al 30 aprile per ricevere il Gelso d’Oro. L’artista, in un messaggio agli organizzatori si è detto “veramente felice, orgoglioso e commosso, ma al tempo stesso mi sento triste e terrorizzato per la situazione dell’Ucraina. In un momento così difficile, spero che tutti noi ricordiamo quanto la cultura e i film possano unire gli esseri umani”.
Dopo aver premiato diverse “icone” d’Oriente, da Jackie Chan a Joe Hisaishi, il Festival udinese si appresta a celebrare l’artista giapponese per la sua strepitosa carriera che lo ha visto, tra le altre cose ricevere un Leone d’Oro nel 1997 per Hana-bi e uno d’Argento per la Miglior Regia nel 2003 per Zatoichi .”Si realizza per noi un sogno veramente meraviglioso – hanno scritto in un nota gli organizzatori – portare a Udine uno dei colossi della scena mondiale come Takeshi Kitano. Un artista che cammina da più di trent’anni assieme a chi ama il cinema. Un viaggio entusiasmante – spiegano gli organizzatori – che spazia tra i generi e gli stili, tra il cinema e la televisione, ma anche tra la poesia e la letteratura, tra capolavori come Sonatine, Kids Return, Hana-bi, L’estate di Kikujiro, Dolls, Zatoichi. Senza dimenticare – concludono – il brutale sergente che interpreta nel celebre Furyo di Nagisa Oshima, al fianco di David Bowie e Sakamoto, o le incursioni hollywoodiane di Johnny Mnemonic e Ghost in the Shell“.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis