Me and Earl and the Dying Girl di Alfonso Gomez-Rejon, sull’inaspettata amicizia tra un adolescente e una compagna di scuola malata di leucemia, ha conquistato per la sezione principale US Dramatic (riservata ai film narrativi americani), i due riconoscimenti più importanti, il Gran premio della giuria e il Premio del pubblico, del Sundance Film Festival 2015.
Fra i film dal resto del mondo, il Gran premio della giuria è andato al western britannico Slow West di John Maclean con Michael Fassbender, mentre il Premio del pubblico l’ha vinto l’indiano Umrika di Prashant Nair, sul viaggio negli Stati Uniti di un indiano alla ricerca del fratello.
Tra i documentari vincono per Us Dramatic The Wolfpack di Crystal Moselle, sulla vera storia dei fratelli Angulo, cresciuti a Manhattan reclusi in casa dai genitori e tra i film non fiction dal resto del mondo The Russian Woodpecker di Chad Gracia, su un artista che cerca di svelare alcuni segreti di Chernobyl.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis