Per riprendere slancio il cinema italiano deve importare il modello francese. E’ la ricetta proposta da Pasquale Squitieri, impegnato nel missaggio di L’avvocato De Gregorio, sulle pagine del quotidiano “Il Giornale”.
“In Francia tutto il cinema è pagato dallo Stato e nessun regista di cinema lavora per la tv“ afferma. “Le tv non possono trasmettere oltre un certo numero di film; e quelli francesi devono andare anche in prima serata“. Inoltre, per rinforzare la diffusione della cinematografia nazionale, secondo Squitieri, “si dovrebbe imporre anche una certa durata nella programmazione nelle sale dei prodotti nazionali”.
Non si pronuncia invece sul nuovo disegno di legge sul cinema, quello presentato alla Camera da Guglielmo Rositani di Alleanza Nazionale e Gabriella Carlucci di Forza Italia: “Non lo conosco abbastanza. Mi pare un pannicello caldo e che non affronti direttamente il problema” dice. Ma ecco le sue soluzioni: “proteggere i nuovi autori, fornendo loro un basso budget per realizzare dei corti che servano come biglietto di presentazione; proteggere i produttori, quelli veri, dalle angherie delle banche, che amministrano i crediti statali”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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