VENEZIA – Sarà il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli a trarre le conclusioni della tavola rotonda internazionale su Digital single market e industria dell’audiovisivo che si terrà lunedì 7 settembre, all’Hotel Excelsior a Venezia, nell’ambito della 72ma Mostra. L’appuntamento, organizzato da Anica, EPC (European Producers Club), Direzione cinema del Mibact e Mostra di Venezia, arriva a pochi mesi dalla presentazione della Strategia per il Digital single market (DSM) lanciata dalla Commissione europea il 6 maggio scorso e alla vigilia di una possibile proposta di revisione della direttiva europea sul copyright. Alla tavola rotonda parteciperanno, tra gli altri, il produttore inglese David Puttnam, a lungo presidente di Channel 4, il regista del film premio Oscar The Artist Michel Hazanavicius, Yves Marmion di UGC (Francia), Anna Herold del gabinetto del commissario europeo Günther Oettinger e la presidente della Commissione cultura del parlamento europeo Silvia Costa. Il governo italiano ha presentato il proprio Position paper sul Digital single market nel marzo scorso. La strategia della Commissione Ue è articolata in 16 azioni da realizzare entro il 2016 che vanno dall’e-commerce al copyright, dalla revisione della direttiva sui servizi media all’impatto delle nuove piattaforme digitali, dal geoblocking all’Iva.
Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente
Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino
Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate
Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale