Clamoroso gesto di protesta dell’attrice francese Sophie Marceau, che ha rifiutato la più alta onorificenza francese, che il presidente Hollande avrebbe dovuto consegnarle – la Legion d’Onore – per protesta contro il conferimento dello stesso premio, pochi giorni fa, al principe ereditario saudita. Su Twitter, la Marceau ha scritto “Legion d’Onore e decapitazioni”, chiaro riferimento all’attribuzione dell’onorificenza della Repubblica al principe ereditario e primo ministro dell’Arabia Saudita, Mohammed ben Nayef. “Ecco perché l’ho rifiutata” spiega su Twitter l’attrice, che tutti ricordano protagonista de Il tempo delle mele interpretato quando era giovanissima. Marceau è unita ad un’ondata di indignazione che ha visto in prima linea associazioni e intellettuali.
La commedia- esordio di Artus ha superato oltralpe i 7,7 milioni di spettatori dell'amatissimo La famille Bélier. Il segreto? “Il passaparola e la promozione stile blockbuster americano”, dicono i distributori
Trionfa all’Opéra National di Lione il Falstaff di Giuseppe Verdi, direttore d’orchestra il milanese Daniele Rustioni - a capo dell’istituzione lionese - regista l’iconoclasta australiano Barrie Kovsky
Condannato a cinque di carcere senza condizionale padre Bernard Preynat, l'ex parroco finito alla sbarra a Lione, in Francia, per atti di pedofilia su giovani scout tra il 1971 e il 1991, quando le vittime avevano tra i 7 e i 15 anni. Del caso si è occupato anche Francois Ozon nel suo film Grazie a Dio
Il ministro della Cultura francese è risultato positivo al coronavirus. Franck Riester è il primo membro di un governo occidentale a essere contagiato