‘Son of a Pitch Award’, Pif premia i corti dei registi under 30

La giuria guidata da PIF ha scelto 'À la prochaine' di Giuseppe Modafferi e Francesco Di Fiore. Alla messicana Sofia Ayerdi la Migliore Regia per 'Na Savi', mentre una menzione speciale è andata al 17enne indonesiano Ayyub Basya per 'Azure Vacilation'


Raccontare lo sviluppo sostenibile che verrà. Questo è il senso di Son of a Pitch Award, il premio cinematografico internazionale per cortometraggi realizzati da registi under 30 che, ideato dalla casa di produzione indipendente e agenzia creativa Save the Cut e arrivato alla sua quarta edizione, ha visto oggi l’assegnazione dei premi durante la 81a Mostra del Cinema di Venezia.

Ad assegnare i riconoscimenti principali ai registi, che hanno proposto idee e spunti all’interno di alcuni perimetri tematici come la persona, il lavoro, la tecnologia e l’ambiente, è stata una giuria artistica presieduta da Pif e che quest’anno ha visto protagonisti anche Lillo, l’attrice e regista Susy Laude, la scrittrice Francesca Lancini, l’attrice Francesca Astrei e il giornalista Antonio Autieri.

Il premio per il Miglior Corto è stato assegnato al film À la prochaine di Giuseppe Modafferi, Francesco Di Fiore (Italia), quello per la Migliore RegiaNa Savi di Sofia Ayerdi (Messico/USA), mentre Azure Vacilation del 17enne Ayyub Basya (Indonesia) ha ricevuto la Menzione Speciale.

A questi si aggiungono il Premio Futuro ancora a Na Savi, assegnato dal regista Erminio Perocco, il Premio Intercultural Kite & I di Arghya Kamal Roy (India), assegnato dal Centro Astalli, il Premio Territori Invisibili attribuito dall’architetto Alfonso Femia a The Plain Sings di Gita Feizi (Iran) e il Premio Sostenibilità, assegnato da eFM – Real Estate Agency a Extreme Rescue di Jiahao Zhang (Cina).

“Anche quest’anno sono felice di essere il Presidente di Giuria di Son of a Pitch Award, concorso dedicato ai cortometraggi provenienti da tutto il mondo e realizzati da giovani registi under 30”, dice Pif. “La cornice della Mostra del Cinema rappresenta sicuramente un valore aggiunto perché penso che il mondo del cortometraggio meriti maggiore attenzione ed è per questo che sono felice di contribuirvi: incoraggiare con un premio un giovane che si cimenta in questo lavoro è stimolante. E per noi giurati constatare come di anno in anno, la qualità della realizzazione e la scelta delle idee siano in continuo crescendo lo è ancor di più; senza trascurare una caratteristica importante di questo premio che mi sta particolarmente a cuore: il tema della sostenibilità, declinato sotto molteplici aspetti e affrontato nei corti da diversi punti di vista. Perché parlare di sostenibilità è un dovere globale che riguarda tutti e farlo attraverso un cortometraggio rende il messaggio ancora più potente e incisivo”.

“È stato un grande piacere far parte di questa giuria”, gli fa eco Lillo “perché amo moltissimo i cortometraggi: l’idea di raccontare sintetizzando delle storie e delle situazioni umane di fondamentale importanza e riuscire a raccontarle in poco tempo, ma in modo così definitivo e con una tale chiarezza di linguaggio è veramente una magia.  Non è stato facile premiare i migliori, perché la qualità dei partecipanti quest’anno era altissima”.

La novità dell’edizione 2024 è stata la nascita del concorso parallelo Son of a Pitch It!, l’unico premio per sceneggiatori in Italia in cui i pitch di idee per cortometraggi vengono giudicati da manager d’azienda pronti a sostenere lo sviluppo delle idee dei giovani e che prevede un premio di 1000 euro per lo sviluppo di una sceneggiatura. L’idea di Save the Cut, agenzia creativa e società di produzione e distribuzione (che non a caso distribuirà direttamente il cortometraggio Na Savi), è quella di avvicinare ancor più le aziende, desiderose di comunicare i propri brand e prodotti, al linguaggio della narrazione cinematografica, partecipando non solo in veste di sponsor, ma come parte attiva alla possibile adozione dei cortometraggi e dei loro giovani promettenti autori, che diventeranno i maestri di domani.

“Siamo sempre stati abituati che cinema e aziende sono mondi lontani, destinati a restare tra loro distanti. La verità è che le aziende sono storie in attesa di essere raccontate e il cinema è il linguaggio più efficace e più suggestivo per comunicarle”, dice Federico Caponera, Presidente e co-fondatore insieme a Bianca Sartirana di Save the Cut. “Allo stesso tempo il cinema indipendente, che pure si conferma laboratorio di innovazione e di sperimentazione per l’intera industria della Settima Arte, non riesce a rintracciare risorse sufficienti per esprimersi appieno. Dall’incontro di queste due diverse esigenze nasce proprio Son of a Pitch Award, in cui alla competizione artistica, si aggiunge l’opportunità di abilitare forme di finanziamento da parte del mondo delle imprese così desiderose di esplorare le potenzialità sconfinate del linguaggio cinematografico”. (gp)

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06 Settembre 2024

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