BERLINO – La novità è un action movie spionistico con una protagonista donna, agente segreta impegnata in missioni ai limiti della legalità, e quindi senza nessuna copertura governativa, che viene tradita dai suoi capi ed è costretta a divincolarsi a colpi di karate. E’ Knockout – Resa dei conti, il film di Steven Soderbergh visto a Berlino fuori concorso. Protagonista è Gina Carano, una vera campionessa di arti marziali miste, ma anche seducente in abito da sera, nel ruolo della spia Mallory Kane, a metà strada tra 007 e l’agente Palmer di Michael Caine. Precedenti illustri entrambi citati dal regista di Sesso, bugie e videotape, che sembra essersi preso una vacanza rilassante e incita anche il pubblico a fare altrettanto. “In un festival come questo, dopo tante opere serie e drammatiche, penso che il pubblico abbia bisogno di un film così. Quanto a me, dopo Contagion, avevo soprattutto voglia di lavorare con Gina. Se mi avesse detto no, avrei lasciato perdere”.
Gina, impegnata in scene davvero acrobatiche, le dà di santa ragione a Michael Fassbender, in una scazzottata memorabile in cui distruggono una stanza d’albergo piena di specchi e vasi di porcellana. Ma l’attore di Shame non si è lasciato intimorire dall’idea di picchiare una donna: “La differenza tra lottare con un uomo o con una donna come lei è che con lei perdi, perché combatte meglio di molti uomini, io ho solo cercato di essere all’altezza”. Nel cast, con Ewan McGregor, Michael Douglas, Mathieu Kassovitz, c’è anche Antonio Banderas, nel ruolo di un pesce grosso dei servizi in versione barbuta. Tocca alla voce del Gatto con gli stivali raccontare il metodo Soderbergh: “E’ come un musicista jazz, gira in modo veloce, senza usare le luci, con grande sicurezza, sembra che faccia il montaggio mentre sta sul set. Dopo il film mi sono tagliato la barba e sono andato in Spagna a lavorare con Almodovar, ma lui mi richiamato perché gli erano venute in mente altre tre scene, voleva dare maggiore importanza nel complotto al mio personaggio”. Il plot ci porta in giro da Barcellona a Dublino a New York. “Ho pensato molto allo spionaggio degli anni ’60 e ’70 – rivela Soderbergh – dove i caratteri sono molto più interessanti rispetto al cinema d’azione di oggi e c’è equilibrio tra azione e narrazione. In questo film ci sono 40′ in cui nessuno parla: questo è cinema, come nei film di Alfred Hitchcock“. Altro riferimento, ovviamente, è proprio James Bond: “Sono un fan dei primi 007, il mio preferito è Dalla Russia con amore. Ho cercato di rivisitarli con una protagonista femminile, perché questo aggiunge molto all’intreccio, una donna che si deve muovere in un mondo pilotato dai maschi”.
Gli chiedono se è vero che vuole lasciare la regia e lui ci scherza su: “E’ una voce che ha messo in giro Matt Damon… Mai parlare con lui quando sei ubriaco, perché dopo lui riferisce ai giornalisti e adesso tutti mi fanno questa domanda”. Possibilista sull’eventualità di creare una serie per l’agente Mallory Kane, che piacerà specialmente al pubblico asiatico. “Però, per farlo, bisognerà guadagnare un sacco di soldi con questo film. Maggiori informazioni chiedetele a Matt Damon”.
Knockout Resa dei conti sarà nelle nostre sale il 24 febbraio.
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