Snot e Splash potrebbero sembrare i nomi di due personaggi di pura fantasia del mondo animato, e indubbiamente l’essenza ludica risuona insita, anche se Snot e Splash sono due bambini reali (Hugo Komaro e Urho Kuokkanen), che approdano sul grande schermo dalla Finlandia, con un atterraggio letterario dal cuore tutto italiano: nelle librerie, dal 29 ottobre, un libro illustrato omonimo del film Snot e Splash – Il mistero dei buchi scomparsi, a cura di Manlio Castagna e con le illustrazioni di Gianluca Garofalo, che anticipa e accompagna l’uscita del lungometraggio, dal 14 novembre al cinema. Il compendio cartaceo restituisce il carattere universale della storia, che parla a una platea family ma altrettanto eterogenea, d’altronde… c’entrano una mamma capace di viaggiare nel tempo, un dentista perfettino e una sindaca vendicativa: una combriccola decisamente eterogenea!
Dunque, Snot e Splash, quelli del titolo, sono due fratellini, non più bambini, non ancora adolescenti, un po’ l’Alfa e l’Omega della fratellanza, il bianco e il nero, il cerchio e il quadrato, insomma due tipetti decisamente opposti nella personalità ma accomunati nell’intento della missione, che nel magico inverno nordico, reso ancor più affascinante da una costruzione estetica – e soprattutto cromatica – sofisticata, passano le vacanze invernali dalla nonna (Maria Packalén) a Mouthwater, alias Acquainbocca: S&S percepiscono sin dal loro arrivo che qualcosa… sia cambiato in quella serena e innocua cittadina, da lì a poco scrigno di impensabili e spassose avventure.
Pensi all’inverno, al candido spazio nordico, e cosa immagini? No, non la neve che lieta e candida scende dal ciel ma una pioggia di spazzatura! Ecco che qualcosa decisamente non va… a Mouthwater, in cui qualcuno sta rubando qualcosa. Sì, c’è in circolazione un ladro di buchi, sì proprio buchi, che uno ad uno scompaiono, avvolti nel mistero: così si rarefanno quelli dei tombini ma, ahimé peggio (per licenza infantile si può dire!), quelli delle ciambelle! Se l’evento potrebbe apparire inquietante, per Snot e Splash è più che altro attraente e così, con la spavalderia e l’incoscienza dell’infanzia, decidono di essere i paladini di questa avventura, piccoli detective sulle tracce del ladro di buchi, ma… l’audacia del senso del gioco applicata alla realtà si rivela moooooooolto più grande della cittadina della nonna: il pericolo è globale!
Temu Nikki, autore esperto di narrazioni family da grande schermo, si conferma più che mai confidente con questo genere che, tra le mani del regista finlandese, rispecchia fantasia, ecologia e inclusività senza limiti, proprie di una forma mentis di quello spaccato dell’umanità – dai bambini agli adolescenti – che ancora il pensare sociale non ha infettato di preconcetti, riuscendo a disegnare netto e mai simile al compromesso uno spartiacque fondamentale, quello tra gli assoluti del bene e del male. Nikki stupisce, avvince, diverte, non è mai local ma decisamente molto global, non solo nelle tematiche – in primis quella universale della sensibilità ecologica – ma anche nella fattura, che non dimentica la bellezza della visione, che affascina, ballando una costante coreografia estetica che si tesse tra l’umorismo e la riflessione.
Snot e Splash – Il mistero dei buchi scomparsi, prodotto da It’s Alive Film, è distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.
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