Nel 2012 l’horror Sinister , diretto da Scott Derrickson e interpretato da Ethan Hawke, è stato un successo inaspettato, ricevendo ottime critiche, buoni guadagni al box office (77, 7 milioni di dollari a fronte di una spesa di soli tre milioni) e riuscendo a diventare un piccolo ‘cult’ in un periodo in cui il cinema ‘di spavento’ si trova decisamente in secondo piano rispetto ad altri generi che gli hanno soffiato, dagli anni ’90 a oggi, la fascia di pubblico (in primis i cinecomic).
Abbastanza prevedibile l’arrivo di un sequel, preannunciato anche nel meccanismo a incastro della trama. Il babau spaventa gli abitanti di una casa dove è avvenuto un terribile omicidio per fare in modo che essi si spostino. E lì, li colpisce, perpetrando una catena di delitti. Nel mezzo ci sono apparizioni spaventose, bambini fantasma e soprattutto degli orrendi snuff-movies girati in super 8 che mostrano le uccisioni dei poveri malcapitati, pittoresche e brutali. Un minestrone che però funzionava perfettamente nel primo capitolo, dato che la natura della ‘catena’ si svelava a poco a poco mantenendo alta l’attenzione dello spettatore, e che viene un po’ a mancare in questo secondo capitolo dove tutto è già spiegato e preordinato.
Non resta che puntare allora sullo spavento da luna-park, sul mostro che compare all’improvviso con tanto di colpo d’archi della colonna sonora, per far saltare lo spettatore sulla sedia, con tante citazioni da altre fonti di analoga fattura (da L’Esorcista a Grano Rosso Sangue), tenute insieme dal mestiere del nuovo regista Ciaran Foy (Derrickson è qui solo produttore). Un classico sequel ‘di cassetta’ come si usava fare negli anni ’90 – anzi, spesso arrivavano direttamente in home-video – che per ora, pur andando abbastanza bene, non sta ripetendo i fasti del predecessore. In usa 14,2 milioni di dollari, a fronte di una spesa di 10. Vedremo cosa accadrà con la distribuzione nel resto del mondo e in particolare in Italia, dove il film arriverà il 3 settembre grazie a Koch Media e Midnight Factory.
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