Sindaco di Roma ai registi: incontro alla Casa del Cinema

All'appello a Ignazio Marino fatto dal mondo del cinema sui 42 cinema abbandonati della Capitale, il Comune ha risposto programmando per la prossima settimana un confronto


All’appello al sindaco di Roma Ignazio Marino fatto da 18 grandi nomi del mondo del cinema, da Ettore Scola a Paolo Sorrentino, da Paolo Virzì a Bernardo Bertolucci, sui 42 cinema abbandonati della Capitale, il Comune ha risposto programmando per la prossima settimana presso la Casa del Cinema un incontro: “E’ una occasione da non mancare, partendo dai dati della realtà, dal fatto che la riapertura e dal recupero delle 42 sale sostanzialmente abbandonate, chiede, idee, creatività, capacità di innovazione, una forte volontà di governo al servizio della città, ma anche investimenti, capacità manageriali e imprenditoriali”, dice la nota della Giunta capitolina.

“L’intento di questa amministrazione è quello di valorizzare la cultura e di trovare nuovi spazi per le attività ad essa legate. Con questo spirito abbiamo accolto la lettera inviata da alcuni grandi registi e attori al sindaco in cui si esprime preoccupazione per la memoria di giunta sulle 42 sale cinematografiche chiuse a Roma – continua la nota – L’interesse e le sollecitazioni a tutela degli spazi culturali sono sempre ben accette, ma bisogna partire da un dato di verità: la memoria sui cinema, infatti, va esattamente nella direzione di valorizzare spazi privati fino ad ora chiusi. E’ una grande operazione di rigenerazione urbana che dimostra come questa amministrazione voglia fare della cultura il perno di sviluppo e aggregazione in tanti quartieri soprattutto periferici di Roma e ridare vita a questi spazi spenti anche da oltre dieci anni. Stiamo parlando infatti di ben 42 sale, 28 delle quali sono chiuse da almeno un decennio, su cui non si manifesta al momento un interesse imprenditoriale per la riapertura. Consideriamo questi spazi in disuso – si legge ancora- una situazione intollerabile, e per questo ci siamo messi a lavoro per censirli con l’idea di offrire alla città luoghi polifunzionali che integrino attività culturali, economiche e servizi. Siamo partiti dall’idea di mantenere come condizione essenziale e perno centrale la presenza e l’esercizio di attività culturali, ma cercando sinergie virtuose, incentivando il rapporto tra proprietari delle sale, promotori culturali, associazioni e territorio. Lo abbiamo fatto pensando prima di tutto alle periferie dove la mancanza di spazi per la cultura è particolarmente drammatica. Attorno a questa iniziativa – conclude la Giunta capitolina – abbiamo avviato un percorso e promosso degli incontri, il primo dei quali era rivolto a esercenti, produttori e distributori del settore. Ora chiediamo ai cineasti, cominciando da chi ha firmato la lettera rivolta a sindaco e giunta, un momento di incontro e confronto dal quale emergano idee e opinioni di chi conosce bene il mondo del cinema”.

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18 Febbraio 2015

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