VENEZIA – La 33esima Settimana della Critica con la sezione SIC@SIC Short Italian Cinema dedicata ai film brevi volge al termine e lo fa con il debutto di un cortometraggio diretto da un autore che nel panorama italiano è il principe delle regie dei videoclip, Cosimo Alemà.
Con un titolo degno dei migliori storici di Lina Wertmüller, Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi, ma anche ricco di ispirazioni e riferimenti cinematografici di genere molto precisi, tra cui 8 donne e un mistero di Ozon, ma anche Signori il delitto è servito e, ancora, Donne sull’orlo di una crisi di nervi, considerato il cast tutto in rosa, coinvolto in una commedia nera, in cui, come dice Anna Ferraioli Ravel, una delle protagoniste, si tratta del: “caso più solido di esempio artistico e umano di aiuto e supporto reciproco al femminile: il piano sequenza scelto dal regista ti scardina, così la sinergia tra noi protagoniste si ripercuote all’ennesima potenza”. Con lei nel cast anche Irene Ferri, Pilar Fogliati e Nina Fotaras, oltre a Marco Giallini, nel ruolo di Lucio, che presta l’inconfondibile voce. A supporto dell’affermazione di Ferraioli Ravel, anche Ferri, per cui dal punto di vista femminile: “è stata un’esperienza pazzesca”, come per Fogliati che auspica “un piano sequenza così per tutta la vita!”.
Il film ha avuto una gestazione operativa di prova sul testo fatta a Roma, poi in uno spazio neutro, infine è stato girato in una villa di Ansedonia per tre giorni, con due take fatti in un preciso momento della giornata, alla ricerca di una specifica luce, ed è stato preparato a blocchi, per poi approdare alla ripresa in piano sequenza, ha raccontato Cosimo Alemà.
Un film dal protagonismo corale, in cui quattro donne si ritrovano in una villa, convocate tutte da un medesimo sms in cui viene dato un appuntamento preciso, da uno stesso uomo, Lucio, l’amante di tutte, che si ritrovano così a scoprirsi reciprocamente: la rabbia serpeggia, ma la solidarietà femminile ha la meglio, considerata anche la necessità della stessa visto il “piccolissimo” imprevisto dell’omicidio di un uomo che galleggia nella piscina.
Il film, ha detto Maddalena Maineri, produttrice: “è nato da un gruppo di amici, Cosimo è stato capace di creare simbiosi, generando un’ affinità pazzesca”. Il corto, inoltre, dopo il passaggio veneziano, ha continuato Maineri, conta già su una “prima tappa internazionale a Bangkok, con ulteriori prospettive in questa direzione, grazie a Zen Movie che lo distribuisce”.
Il film include anche un brano, Pulviscolo, di Giovanni Imparato, che, un po’ per “seguire” lo spirito del girato in sequenza, è stato registrato in presa diretta.
Un film che nasce breve ma che ha in sé un respiro per cui potrebbe essere un progetto con un gonfiamento in lungo: “perché ci siamo resi conto che è semplice e d’impatto e ci si potrebbe romanzare sopra, anche continuando in piano sequenza. Speriamo si concretizzi presto”, hanno auspicato coralmente artisti e produzione.
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