Sfiorarsi: l’amore nasce per caso

“Non conoscendosi, credono che non sia mai successo nulla fra loro. Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi, dove da tempo potevano incrociarsi?” Questa poesia di Wislawa Szymborska, spesso citata dal regista Kieslowski, sembra essere ora il fulcro narrativo del film Sfiorarsi, diretto e interpretato da Angelo Orlando, con Valentina Carnelutti e Giorgio Caputo, prodotto da Alessandro Verdecchi per Veradia Film, appena finito di girare tra Roma e Parigi e ora in fase di montaggio.

La storia è quella di Paolo e Céline, due persone possibili, reali, con tutti i limiti, impegni e fantasie, che la realtà comporta. E’ una commedia priva di riserve nei confronti delle coincidenze che si verificano e che assurgono nel film al vero sale della vita. Dopo aver debuttato alla regia con L’anno prossimo vado a letto alle dieci (1994), seguito da Barbara (1998) con Valerio Mastandrea, Orlando si è rimesso per la terza volta dietro la macchina da presa, senza però tralasciare il suo vecchio mestiere di attore, che gli fece vincere il David di Donatello per il film Pensavo fosse amore invece era un calesse.
“Ho scritto questa storia – ha spiegato il regista – perché sentivo la necessità e la voglia di vedere al cinema un thriller dell’anima, con Paolo e Céline, un uomo e una donna che si rincorrono inconsapevolmente, nell’arco del tempo. Due mondi e due modi di vivere profondamente diversi, quasi simboli di opposti che si attraggono ma subito, all’istante, si respingono.

Riguardo allo stato del cinema italiano, che tutti dicono sia brutto, penso che nessuno l’ha mai davvero visto in faccia per confermarlo. Credo nei giovani talenti e, senza essere troppo di parte, cito gli interpreti del mio film: Valentina Carnelutti interpreta Céline ed è anche la mia co-sceneggiatrice, poi c’è il riuscito esordio di Mimosa Campironi e di Alessandro Procoli, oltre a Giorgio Caputo, un attore che sta già riscuotendo i suoi primi successi internazionali”. Caputo ha infatti girato un film in Francia ed è reduce dai fasti veneziani dove ha presentato, alla recente Mostra del cinema, Rapinatori, diretto da Simona Lianza, scelto nella sezione dei Corti Pluriel e prodotto da Pier Giorgio Bellocchio. In autunno, Caputo sarà poi accanto a Lino Banfi, nella prossima serie tv, intitolata Un posto tranquillo. Nel film di Orlando interpreta il ruolo di un gay: “sono amico dei due protagonisti – ha aggiunto Giorgio Caputo – una sorta di angelo mesaggero che dovrebbe ispirare il continuo sfiorarsi di Céline e Paolo nei loro incontri, solo apparentemente casuali. Il film è un esempio di come oggi, in questa vita caotica, sia ancora possibile amare, pur appartenendo a se stessi, liberi dagli automatismi, dalle coazioni a ripetere e soprattutto dalla gabbia del tempo. Il destino non permette ai due personaggi d’ignorare l’occasione d’intraprendere una vita più intensa, di scommettere sulla contingenza del loro incontro, per un confronto, una parentesi per sostare e, forse, amare”.