Seydou Sarr, ritorno a Venezia con ‘Il sogno non ha colore’

Il protagonista di 'Io Capitano', che alla 80ma Mostra del Cinema vinse il Premio Marcello Mastroianni per il Miglior Attore Emergente, sarà alle Giornate degli Autori con il documentario a lui dedicato, diretto da Simone Aleandri


A un anno dal successo mondiale di Io Capitano, il film di Matteo Garrone candidato all’Oscar con cui ha vinto a Venezia il Premio Marcello Mastroianni per il Miglior Attore Emergente, il protagonista Seydou Sarr torna al Lido: questa volta lo vedremo in un documentario a lui dedicato, Seydou – Il sogno non ha colore, diretto da Simone Aleandri.

Prodotto da Wonder Project con Rai Cinema in collaborazione con Lega Serie A, sarà presentato alla 21ma edizione delle Giornate degli Autori, nella sezione Confronti (leggi qui il nostro articolo).

Seydou – Il sogno non ha colore offre un racconto intimo e sincero dei primi diciannove anni della vita di Seydou Sarr, vissuti con il grande sogno di diventare un calciatore. Il casting per Io Capitano è stato, infatti, un evento casuale attraverso il quale la recitazione ha fatto irruzione improvvisa nella vita di Seydou che, fin da bambino, aveva coltivato tutt’altra passione. Una passione che ha saputo resistere ai momenti negativi e alle avversità, e che mantiene vivo nel protagonista l’obiettivo di emergere anche nel mondo del calcio.

Per questa ragione Sarr intraprende un viaggio per “incontrare chi ce l’ha fatta” e attraversa l’Italia passando per le città e i centri sportivi dei club di Serie A, confrontandosi con nomi di spicco del panorama calcistico italiano e internazionale: campioni come Adli, Banda, Dybala, Danilo, Messias e Okoye, e leggende del calibro di Francesco Totti, Ciro Ferrara e Omar Daffe. Un viaggio per conoscere le loro storie, per raccogliere esempi, ma anche per fare una riflessione più profonda sul razzismo: dialoga con loro su quanto sia ancora radicato nella nostra società, dagli insulti in stazione, in strada, ai commenti sui social e su come a volte anche il calcio sia diventato scenario di questa forma di discriminazione.

Gli incontri di Seydou offrono l’occasione per riflettere sulle vittorie personali e sulle battaglie collettive contro le ingiustizie, sollevando domande importanti sul valore della diversità e sulla capacità del calcio e del cinema di unire le persone al di là delle differenze. A impreziosire il film, la canzone La leva calcistica della classe ’68 di Francesco De Gregori. (gp)

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06 Agosto 2024

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