Arriva nelle sale italiane dopo la prima assoluta all’ultima Festa del Cinema di Roma – presentato in collaborazione con Alice nella Città – 100 di questi anni, il film a episodi (leggi l’articolo) prodotto da Luce Cinecittà e Archivio Luce con la collaborazione di Grøenlandia, per festeggiare il centenario di una delle più importanti istituzioni cinematografiche e culturali italiane ed europee, nata nel 1924.
L’uscita evento è prevista il 17-18 e 19 marzo in 100 sale su tutto il territorio (vedi notizia). Tra queste la Sala Troisi di Roma, che ha ospitato un’affollata proiezione alla presenza di alcuni degli autori e dei produttori.
Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno e Francesca Mazzoleni, tre dei sette registi coinvolti nel progetto (gli altri sono Claudia Gerini, Edoardo Leo, Rocco Papaleo e Sydney Sibilia), alcuni degli attori, tra cui Claudia Zanella, Roberta Capizzi, Carlo De Ruggieri, Federico Maria Galante e Francesco Leo, l’ad di Cinecittà Manuela Cacciamani, il direttore Produzione, Distribuzione, Archivio Luce Cinecittà Enrico Bufalini. Introdotti dal critico e conservatore della Cineteca Nazionale Steve Della Casa, che ha sottolineato l’importanza dell’idea che è alla base del film: “rendere il materiale d’archivio fresco, giovane e vivo declinandolo in commedia”.
Manuela Cacciamani ha ricordato come l’idea di produrre questi corti sia stata della presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia per celebrare i 100 anni di un Archivio che non ha rivali al mondo. “Forse solo quello di Boston è paragonabile, ma non certo uguale”. E l’ad ha ringraziato tutto il team Cinecittà, “chi arriva lì diventa in qualche modo speciale”.
Michela Andreozzi, autrice del corto 100 modi di essere bella, è partita da un macro tema, quello della femminilità. “Per me è una ricerca costante, la bellezza mi interessa da sempre e che ha a che fare anche con il cinema. Mi sono chiesta che senso abbia per le nuove generazioni? Sono cresciuta negli anni ’80, quando dominavano l’estetica e l’edonismo reaganiano, come diceva qualcuno. Il mio corto è come una candela che brucia da due parti, da un lato ci sono le immagini, dall’altro la storia con cui cucire questo immaginario. Ma poi vedendo i corti tutti assieme si scopre che 100 di questi anni è un vero film con un filo conduttore, e tra l’altro ha un legame forte con Cinecittà che fa parte della nostra storia”.
Francesca Mazzoleni (il suo corto si intitola 100 di questi giorni) dice la sua: “In Archivio c’era un materiale infinito, ho cercato temi che risuonassero per me e ho trovato tanti spunti. La commedia all’italiana era un buon punto di partenza e mi sono chiesta come potevamo rivitalizzarlo. Avevo voglia di parlare di relazioni e di matrimonio. La mia generazione si fa molte domande rispetto al sì, abbiamo il terrore del matrimonio e della sua crisi. Così ho accostato immagini legate all’educazione cattolica del protagonista e altre di campeggi nudisti che fanno parte dell’inconscio collettivo. Ho trovato nei miei attori, Vincenzo Nemolato, Maria Chiara Giannetta e Carlo De Ruggiero, una bella sponda. E’ stato importante, per me che non avevo mai affrontato la commedia, perché vengo dal documentario e qui dovevo sperimentare con codici diversi”.
Massimiliano Bruno che ha realizzato l’ultimo episodio, 100 Ciak, dichiarato e affettuoso omaggio a Cinecittà, racconta con la sua consueta verve: “Sono amico di Maura Cosenza (produttrice esecutiva di Luce Cinecittà, ndr) e quando mi ha mandato un messaggio che diceva solo ‘Max, ti devo parlare’, sono stato preso dall’angoscia, pensavo che fosse malata come purtroppo tanti amici. Invece quando ci siamo incontrati stava benissimo e mi ha raccontato questo progetto. Ho amato l’idea di fare una commedia e parlare del meraviglioso Archivio Luce con quello stile. Poi non sapevo bene che argomento scegliere, allora ho chiesto agli altri registi cosa avrebbero fatto loro. Rocco Papaleo, per esempio, mi ha subito detto che avrebbe parlato di musica. La mia idea è partita da una manifestazione di protesta dove erano presenti tanti lavoratori del cinema, tutti i ruoli tranne gli attori. Mi sono detto che era il caso di raccontare la situazione del cinema oggi attraverso gli ultimi 100 anni. I produttori mi hanno dato massima libertà sulla scelta dell’attore e ho chiamato Federico Maria Galante che era perfetto per l’idea che avevo. Il mio film l’ho girato il giorno dei Nastri d’argento e c’era anche Paola Cortellesi che andava a ritirare il suo. Lei era vestita da cerimonia accanto ai lavoratori dello spettacolo che protestavano, un bel contrasto. Poi il mio corto lo hanno messo alla fine e mi tocca vedere un’ora e mezza di film per arrivarci”.
Infine, Enrico Bufalini ha ricordato come 100 di questi anni nasca dalla creatività di Maura Cosenza. “Ci apriamo sempre più verso le giovani generazioni e queste sette storie lo testimoniano”, ha detto, citando i collaboratori del film, tra cui Nathalie Giacobino e Cecilia Spano che hanno curato le ricerche d’archivio e i montatori Patrizia Penzo, Luca Onorati e Angelo Musciagna.
La programmazione completa di tutte le sale che proiettano il film a episodi prodotto da Luce Cinecittà e Archivio Luce con la collaborazione di Grøenlandia, diretto da Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni, Rocco Papaleo e Sydney Sibilia
Intervista a Costanza Quatriglio, Giovanni Veronesi, Sonia Bergamasco, Fabrizio Corallo, Tony Saccucci e Luca Verdone
Intervista a Laura Delli Colli, Chiara Sbarigia, Manuela Cacciamani ed Enrico Bufalini
Il nuovo lavoro scritto e diretto da Yvonne Sciò in onda in esclusiva su Sky Arte sabato 8 marzo alle 21.15