“Secchi”, arrivano i furbetti in stop motion

Narrato da Pierfrancesco Favino, il corto di Natoli è la storia di tre ragazzini ferocemente competitivi


Di norma le Giornate degli Autori non selezionano cortometraggi. Ma la sezione indipendente della Mostra, quest’anno, ha fatto un’eccezione per Secchi, gioiellino di animazione in stop-motion realizzato con feroce determinazione creativa da Edo Natoli, diplomato in recitazione al Centro Sperimentale ma da sempre con il pallino della regia. Per cimentarsi con la sua passione, dopo aver fatto per 5 anni l’assistente alla regia, ha deciso di buttarsi in questo mini-racconto scolastico i cui protagonisti, Gianenzo, Luigifausta e Pancraziomaria sono tre bimbetti della quinta elementare superdotati e cattivelli che hanno un unico obiettivo: primeggiare. E pur di essere i primi della classe – ovvero secchioni, ovvero “secchi” – sono disposti a tutto.

I tre antagonisti, nel cortometraggio, hanno le fattezze di tre simpatiche marionette con gli occhi pallati e dal sapore vagamente burtoniano, che il regista ha animato occupando il salone di casa della madre per ben due anni. “Mi divertiva creare un raccontino che fosse metafora dei furbetti, di quelli che vogliono ottenere le cose attraverso le scorciatoie e i mezzucci, infatti i miei tre protagonisti non esitano a distruggere la scuola pur di primeggiare. E volevo anche dire che però, di solito, i mezzucci ti si ritorcono contro”. Secchi è stato realizzato praticamente a costo zero – “abbiamo speso denaro solo per i materiali di scena, e le circa 10 persone di troupe hanno lavorato nei ritagli di tempo”. A chiudere il cerchio di questo promettente esperimento di animazione c’è poi la voce di Pierfrancesco Favino, narratore della storia di cui Natoli fu autista su un set anni fa. Ora, dopo l’exploit veneziano, l’attore-regista è determinato a continuare su questa strada, anche se non sa ancora bene come: “Ho tante storie in mente, con calma sceglierò quella che preferisco e, se me ne daranno l’opportunità, esordirò nel lungometraggio. Di sicuro non abbandonerò la stop-motion, ma magari farò un film misto”.

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02 Settembre 2013

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