Cate Blanchett non parteciperà al Locarno Film Festival. L’attrice due volte premio Oscar era attesa in Svizzera come produttrice del film Shayda, ma ormai è ufficiale che non sarà presente in solidarietà con lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori che tanto caos sta provocando nella gestione dei festival estivi e della distribuzione.
“Come produttrice esecutiva non potrei essere più orgogliosa di Shayda, l’eccezionale esordio dell’irano-australiana Noora Niasari, con lo straordinario Zar Amir Ebrahimi – ha dichiarato Blanchett a “Deadline” – Celebro il lavoro di tutto il team della produzione e sono molto emozionata dal fatto che il film sarà proiettato nella serata di chiusura del glorioso Locarno Film Festival, la prossima settimana”.
“In quanto membro fedele del Consiglio degli attori della Fondazione SAG-AFTRA, ho preso la difficile ma necessaria decisione di non prendere parte a questo fondamentale momento – continua l’attrice e produttrice – Dirty Films sostiene con tutto il cuore lo straziante e significativo film di Noora Niasari, e con i nostri colleghi produttori siamo elettrizzati dal fatto che il pubblico di Piazza Grande avrà l’opportunità di entrare in contatto con la sua umanità”.
Hoffmann è stata ufficialmente confermata presidente del Locarno Film Festival, mediante il voto dell’Assemblea sociale straordinaria e del nuovo Consiglio di amministrazione
La 76ma edizione del Locarno Film Festival ha visto 146.930 spettatori totali nelle proiezioni proposte, con un incremento del 14.3% rispetto al 2022
Alla scoperta dei tre film che tornano da Locarno con la soddisfazione di un premio o una menzione: Procida, film collettivo sotto la supervisione di Leonardo Di Costanzo, Patagonia di Simone Bozzelli e il corto Z.O. di Loris G. Nese
Il film di Ali Ahmadzadeh, realizzato clandestinamente tra le strade di Teheran, ha vinto la 76ma edizione del Locarno Film Festival. Premiati anche tre italiani: il film collettivo Procida, Patagonia di Simone Bozzelli e il corto Z.O. di Loris G. Nese