Santamaria: “Il G8 è stato il nostro 11 settembre”

“E’ stato il nostro 11 settembre. Continuavamo a chiederci come era potuto accadere. La risposta? Non lo so. Io interpreto un poliziotto e dovevo ‘giustificarlo’. Penso che la responsabilità sia della stanchezza, degli ordini dati”, Claudio Santamaria parla di Diaz – Don’t Clean Up This Blood, raccontandosi su ‘Max’ in edicola e su iPad.

Difficile interpretare la parte del celerino? “Per due mesi ho fatto palestra, prima delle riprese, mi allenavo e mangiavo molto. Dovevo sopportare il film anche fisicamente, oltre che emotivamente: abbiamo girato con 40°, dentro all’armatura. Avevo maglietta, divisa, casco, guanti e gli altri mi sembravano più fragili. Uno stuntman, che era stato in polizia, mi ha raccontato com’è quando ti tirano i sanpietrini. E’ come una battaglia medioevale”. Difficile anche voltare pagina nella vita reale? “Non possiamo dimenticare Genova semplicemente perché, 11 anni dopo, nessuno ha chiesto scusa”.