Per pochi è stata una svolta nella carriera, per molti un momento di disagio o addirittura di grande stress emotivo da dimenticare il prima possibile. Il rapporto tra gli attori e la conduzione (o la co-conduzione) del Festival di Sanremo non è mai stato semplice. Leggi anche Attori stranieri e occasioni sprecate e Film e Fiction tv ispirate al Festival
Il primo fu Gianni Agus, nel 1958, chiamato a sorpresa al posto dei volti televisivi Mike Bongiorno e Enzo Tortora: una presenza particolarmente fortunata visto che parliamo dell’anno della vittoria di Nel blu dipinto di blu, il successo italiano pop più famoso del mondo. Agus all’epoca era molto impegnato al cinema, aveva recitato in ruoli brillanti in commedie di successo come Ci troviamo in galleria e Susanna tutta panna. La sua conduzione del Festival, ironica e con senso della misura, fu apprezzata da tutti.
Due anni dopo la scelta cade su un altro grande attore, Paolo Ferrari, anche lui popolare in radio, tv, teatro ma anche al cinema (aveva già recitato in una ventina di film). Anni dopo l’attore amava ricordare che prima di accettare l’incarico impose alla Rai condizioni precise tra cui quella che non avrebbe pronunciato neanche un titolo di canzone, cantante o direttore d’orchestra: per quello, diceva, basta un’annunciatrice.
L’anno dopo è la prima volta di due attrici presentatrici: Giuliana Calandra, fino ad allora famosa a teatro, e Lilly Lembo, scelta dopo il successo avuto con il film Il giudizio universale di Vittorio De Sica in cui interpreta un’annunciatrice televisiva. Nel corso degli anni ’60 sono molte le attrici che affiancano il presentatore principale (sempre un uomo) senza riuscire a lasciare grandi tracce, tra queste Laura Efrikian (1962), Grazia Maria Spina (1965) e Luisa Rivelli (1968). Il 1970 vede il ritorno di un grande attore di teatro alla conduzione del Festival: Enrico Maria Salerno, chiamato dopo l’enorme successo della serie tv La famiglia Benvenuti. La conduzione funziona e così l’anno dopo i presentatori attori diventano due, Carlo Giuffrè ed Elsa Martinelli.
Sarà quella l’ultima volta per molti anni che i presentatori televisivi lasceranno il loro posto agli attori, relegati al massimo a ruoli di secondo piano in cui non riescono ad esprimere il proprio talento: è il caso di Paolo Villaggio e Sylva Koscina, chiamati nel 1972 ad affiancare Mike Bongiorno, o di Stefania Casini e Annamaria Rizzoli nelle due ultime edizioni del decennio.
A sorpresa ci riesce in pieno Roberto Benigni nel 1980 chiamato dall’organizzatore Gianni Ravera per cercare di animare un cast abbastanza povero: Benigni è ancora agli inizi, ha 28 anni, ha all’attivo un paio di film (Berlinguer ti voglio bene e Chiedo asilo) e, soprattutto, l’amicizia con Renzo Arbore che gli ha aperto le porte de L’Altra domenica. Benigni semina il panico già prima dell’arrivo a Sanremo perchè si sparge la voce che stia girando un film satirico sul Vaticano (che poi diventerà Il Pap’occhio). Sul palco dell’Ariston sconvolge regole e liturgia del Festival: si rivolge al papa chiamandolo Wojtylaccio, bacia in diretta sul palco l’attrice Olimpia Carlisi per quarantacinque interminabili secondi e propone che l’anno successivo a cantare i brani in gara ci vadano i politici. Sarà per le polemiche enormi sollevate da Benigni che Sanremo tiene a debita distanza gli attori dalla conduzione per un bel po’ di anni preferendo al massimo puntare su figure femminili che fungono da vallette del presentatore di turno come accade, per esempio, con Eleonora Vallone, Isabel Russinova e Elisabetta Gardini.
Si deve arrivare al 1988 prima che il Festival richiami un attore comico a co-condurre: 1988, l’anno di Beppe Grillo che manda in tilt Sanremo con battute che non risparmiano nessuno, organizzatori, politici e cantanti. Nel 1990 un attore-cantante, Johnny Dorelli, viene chiamato a condurre l’edizione seguito l’anno dopo da una coppia di attori, Andrea Occhipinti, poi produttore di successo, ed Edwige Fenech.
Negli anni ’90 sul palco di Sanremo salgono attrici che affiancano il conduttore principale, quasi sempre Pippo Baudo, e che finiscono per trovarsi spesso a disagio tra gossip, dietro le quinte e veleni sanremesi che le portano a desiderare di tornare il prima possibile al loro lavoro sul set: Brigitte Nielsen, Anna Falchi, Claudia Koll, Sabrina Ferilli, Valeria Marini, Veronica Pivetti sono tra le attrici che finiscono nel tritacarne mediatico sanremese che non risparmia nessuno. Dopo la non brillante performance del 2001 di Massimo Ceccherini al fianco di Raffaella Carrà, torna poi lo schema bionda/mora che per due volte vede coinvolte coppie di attrici: Manuela Arcuri/Vittoria Belvedere, Claudia Gerini/Serena Autieri.
Tra il 2004 e il 2010 solo Paola Cortellesi e Bianca Guaccero sono chiamate ad affiancare il presentatore. La situazione migliora nel 2011 prima con Luca e Paolo che portano la loro comicità sul palco e l’anno dopo con Rocco Papaleo che fa da spalla a Gianni Morandi e Adriano Celentano nelle varie serate. Negli ultimi anni gli attori hanno avuto uno spazio maggiore e un ottimo successo quando sono stati chiamati a co-condurre le serate riuscendo a valorizzare al meglio la loro partecipazione: basti pensare alle performance di Virginia Raffaele, Pierfrancesco Favino, Claudio Bisio (insieme nella foto) e quelle più recenti di Matilda De Angelis, Ornella Muti e Sabrina Ferilli conduttrici per una sera al fianco di Amadeus che quest’anno ha scelto come partner per una sera l’attrice Chiara Francini.
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