“Il cinema italiano è vivo, solo che il tax credit del 2019 era pari a 419 milioni di euro e ora siamo schizzati a 890 milioni. Sono soldi dei cittadini dobbiamo vedere come vengono spesi”. Lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano intervenendo alla Festa dell’Innovazione 2024 organizzata da Il Foglio. Il ministro ha sottolineato che, nel settore, “è in atto una grande operazione di moralizzazione”.
“Il cinema è importantissimo, è una grande industria che crea occupazione. Le persone che vi lavorano hanno una grande qualità professionale, il cinema contribuisce all’immaginario italiano”, ha osservato Sangiuliano aggiungendo però che “non si può fare un film con la copertura del 100% di contributo pubblico, un rischio di impresa bisogna metterlo. Io ti do il 70% ma un 30% tu lo vuoi rischiare? Chi in Italia apre un bar tutto quanto con i contributi pubblici o un negozio di scarpe con i contributi pubblici? Nessuno può farlo ci devi mettere i tuoi soldi”.
“Dobbiamo smetterla con i film che facevano 16 spettatori, 14 spettatori. In questo momento, ci sono 259 film finanziati, prodotti e mai usciti. Non sappiamo che fine abbiano fatto. C’è gente che ha preso i soldi del tax credit, dei contributi selettivi, e anche delle film commission regionali, ha fatto dei film che non si sa che fine abbiano fatto”, ha evidenziato il ministro concludendo comunque che “abbiamo degli straordinari registi, io sono un estimatore di Sorrentino, di Garrone. Fra l’altro diciamo sono anche delle persone amiche che veramente stimo tantissimo e hanno una grande fantasia. C’è De Angelis, che è un mio amico napoletano, che è un altro grande giovane regista”. (A.C.)
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