Sandrelli ospite vincente alla Primavera cosentina


COSENZA – Non solo celebrità e divertimento. A chiudere La primavera del cinema italiano, ieri sera a Cosenza, anche appelli alle istituzioni e agli addetti ai lavori, gli unici in grado di tutelare e aiutare il cinema e scongiurare l’arresto di produzione e distribuzione dei film. Da Stefania Sandrelli, premiata al festival come Migliore attrice per La prima cosa bella, le parole più accorate. Ospite d’onore della serata, acclamata in città per aver firmato la petizione a favore dell’acqua pubblica, la regista di Christine Cristina viene accolta da una standing ovation in sala ma invece di cedere alla commozione, sfrutta il suo discorso di ringraziamento per ribadire l’importanza del cinema come veicolo di cultura, oltre che di divertimento. Poi racconta che a spingerla a passare dall’altra parte della macchina da presa è stata la voglia di togliersi uno sfizio dopo quasi 50 di carriera. Si dice soddisfatta del risultato ma quello che la intristisce è la situazione della distribuzione in Italia: “Il mio film non l’ha visto nessuno -racconta la Sandrelli – ed è l’ennesimo segnale che servirebbe un circuito che sostenga i prodotti meno commerciali. Le sale di città, ad esempio, andrebbero tutelati proprio perché sono gli unici ancora in grado di proporre e sostenere prodotti come il mio film”.

 

Ed è un cinema di città anche quello che ospita La primavera del cinema italiano, la sala Citrigno. Da 50 anni a Cosenza, la sala dotata di tetto a scorrimento, oggi è gestita da Giuseppe Citrigno, seconda generazione di esercenti, che del Festival è anche il presidente. Proprio Citrigno insieme a Alessandro Russo, direttore artistico della manifestazione, ha accolto le tante stelle arrivate sul red carpet allestito con tessuti veneziani sui colori delle spiagge calabresi: il beige e il blu. Tinte estive, per questa edizione della kermesse, spostata da aprile a giugno a causa delle elezioni regionali, che hanno dato il benvenuto a Stefania Sandrelli col compagno Giuseppe Soldati, Elio Germano, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Isabella Ragonese, Mimmo Calopresti, Alessandro Preziosi, Filippo Timi, Eros Galbiati, Chiara Mastalli, Andrea Montolivo e Chiara Martegiani.

 

Soddisfatto della serata e dei numeri di questa edizione, Russo ci ha raccontato che la quarta edizione del ‘Festival con le scarpe da tennis’ ha registrato oltre i mille ingressi alla mostra “Gli anni della dolce vita”, ospitata alla Casa delle culture di Cosenza fino al 20 giugno, e circa 3000 spettatori nei 4 giorni di proiezioni e incontri della kermesse. “E’ il segnale che la nostra festa per il cinema italiano va bene e continua a crescere: siamo molto orgogliosi di avere avuto una partecipazione così nutrita in primis dagli artisti. Se continuano a venire vuol dire che il festival fa il suo mestiere, quello di promuovere il nostro cinema” – ha detto il direttore.

 

Ad aggiudicarsi l’edizione 2010, oltre a Stefania Sandrelli, premiata come Migliore attrice, Elio Germano, Migliore attore e Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, Migliore pellicola dell’anno. Tutti i vincitori hanno ricevuto il premio Federico II che rappresenta l’ottangolo d’oro, disegnato dall’artista Marta Occas.

18 Giugno 2010

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