“Ho avvertito da subito il fascino dell’alto potenziale creativo, innovativo e perfino sociale di Italy in a day, fare un film da centinaia di filmati mandati dalla gente è un’idea futuribile, eccitante. Uno strabiliante esperimento democratico di cinema del presente, in cui ho l’opportunità unica di invitare gli italiani a filmare qualunque cosa. Raccogliere milioni di sguardi, vite, punti di vista, per scomporli, ricomporli, orchestrarli sull’ossatura cronologica delle 24 ore di un giorno prescelto. Un’unica, grande giornata, una sinfonia d’immagini, un raccontare contemporaneo, al passo coi cambiamenti della comunicazione e delle tecnologie”. Così Gabriele Salvatores parla di Italy in a day, sottotitolo Un giorno da Italiani, film collettivo che sarà girato il 26 ottobre a partire dalla mezzanotte. Chiunque può partecipare inviando un contributo video, qualcosa di personale, di significativo, che racconti il nostro paese, queste testimonianze comporranno un film-mosaico. La selezione dei materiali, il montaggio e la scelta delle storie è affidata appunto al cineasta. Il progetto, prodotto da Indiana Production e Rai Cinema, uscirà come evento nelle sale cinematografiche e andrà in onda su Raidue, mentre il materiale non utilizzato sarà comunque conservato nelle Teche Rai.
“È il primo grande evento cinematografico partecipato mai organizzato in Italia – ha spiegato l’AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco – chiediamo agli italiani di raccontare le loro emozioni, le loro paure, i loro sogni, tutto materiale che entrerà a far parte della storia del paese”. “L’azienda – ha rilevato il Dg Gubitosi – ha messo in campo tutte le sue forze per questo progetto. Siamo entusiasti. Questo è servizio pubblico. Ci piace provare le novità, invito anche i colleghi della Rai a partecipare e chissà che questa idea non si trasformi in un appuntamento”. Il dg ha quindi ironizzato: ”mi spiace solo che il 26 cada di sabato quando non ci sono i consigli. Altrimenti avrei colto l’occasione per inviare un filmato del Cda Rai, ci sarebbe stato da ridere”. Inoltre, rispondendo alle domande dei cronisti in merito alla possibilità di trasmettere immagini ‘forti’ come ad esempio un episodio di razzismo, Gubitosi ha chiarito: ”Trasmetteremo quello che di solito si manda in onda in televisione. Posso dire che personalmente non mi piacerebbe vedere sulla tv di Stato un episodio di razzismo. Resta il fatto che sarà Salvatores a decidere, in piena libertà editoriale”.
Il documentario partecipato s’ispira al precedente Life in a Day, ideato e realizzato da Ridley Scott nel 2010, cui hanno fatto seguito Britain in a Day e Japan in a Day, realizzati in Gran Bretagna e Giappone, film collettivi che hanno avuto uno straordinario successo. Durante la promozione del progetto, dal 30 settembre, una serie di “ambasciatori” come Rosario e Beppe Fiorello, Luciana Littizzetto, Gianna Nannini, Christian De Sica, Micaela Ramazzotti, Nicola Savino, l’astronauta Luca Parmitano chiederanno agli italiani attraverso una campagna di spot tv di prendere una telecamera, un telefonino, qualsiasi apparecchio elettronico e filmare qualcosa di sensazionale o di ordinario della loro vita e di inviare i video alla piattaforma web Rai www.italyinaday.rai.it
Non è escluso, infine, che ci sia anche uno “spezzone” di vita del regista “vedremo — ha detto Salvatores — io adoro le ore del tramonto, del passaggio tra il giorno e la notte rievocare quel momento di solitudine con i tuoi problemi”.
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