ROSSANA RUMMO

“Il catastrofismo dei produttori non aiuta certo il cinema italiano. Le dichiarazioni e i dati diffusi ieri sono irresponsabili”. E’ dura la reazione di Rosanna Rummo, capo del dipartimento dello Spettacolo del ministero per i Beni e le attività culturali, ai dati diffusi dall’Anica sull’andamento del cinema italiano nel 2000.
I produttori hanno definito le cifre come “le peggiori mai registrate negli ultimi anni”, ma Rummo ha ribattuto dicendo che quei dati “è necessario fare una verifica”.
Il Ministero è perplesso anche sul merito delle richieste avanzate dai produttori. “Mi sembra che da parte dell’Anica ci sia una certa schizofrenia: da una parte chiede meno assistenzialismo e dall’altra ne invoca di più per i singoli settori indicati”.
Il capo dipartimento ha ribadito le linee guida nel finanziamento pubblico alle pellicole. “Il cinema italiano, come tutto quello europeo – ha precisato – deve avere un aiuto pubblico e i prodotti da sostenere sono quelli meno facili, che usano nuovi linguaggi, sfruttano nuovi talenti, si occupano di tematiche impopolari e affrontano maggiori rischi”. Secondo Rummo, per il 2000 sono almeno due i film di interesse culturale nazionale che hanno saputo coniugare qualità e successo di pubblico: Pane e tulipani e I cento passi.
“Mi dispiace – ha concluso Rummo – che proprio alla vigilia di un festival importante come Cannes, dove vorremmo essere presenti in misura significativa, i produttori si lascino andare al catastrofismo”.