Rosita, famoso per essere l’unica collaborazione tra due giganti del cinema muto, il regista Ernst Lubitsch e la diva Mary Pickford – è il film scelto per la serata di Pre-apertura di martedì 29 agosto della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si terrà nella Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.
Il film sarà proiettato in una nuova copia digitale restaurata in 4K a cura del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, con il supporto di The Film Foundation, presentata in prima mondiale. La proiezione di Rosita sarà musicata dal vivo dalla Mitteleuropa Orchestra del Friuli – Venezia Giulia, con la direzione della musicologa Gillian Anderson che ha ricostruito la partitura originale del film lavorando sugli spartiti recuperati alla Biblioteca del Congresso di Washington.
Rosita è ambientato in una Spagna mitica dove un Re lascivo (Holbrook Blinn) ha posato i suoi occhi su una cantante di strada popolare ma provocatoria (Mary Pickford), la quale però è innamorata di un bel nobiluomo (George Walsh, fratello del celebre regista Raoul Walsh), che la ha salvata dalle guardie del re furioso venendo imprigionato in una segreta. In seguito ai successi dei suoi kolossal storici tedeschi (Madame Dubarry, Anna Bolena), Lubitsch venne invitato a Hollywood da Mary Pickford perché la dirigesse in quello che sarebbe diventato il suo primo ruolo adulto, una cantante di strada di Siviglia che attrae il lusinghiero ma sconveniente interesse del re di Spagna (Holbrook Blinn).
IAlla sua prima uscita il film fu, sotto tutti gli aspetti, un grande successo critico e commerciale. Ma negli anni successivi la Pickford lo ostacolò per ragioni che ancora rimangono misteriose, e permise che il film venisse distrutto (fece comunque preservare il quarto rullo, per ragioni non meno misteriose). Rosita scomparve dalla circolazione finché negli anni ’60 una copia in nitrato fu scoperta negli archivi russi e rimpatriata per opera del Museom of Modern Art. Un negativo di sicurezza fu realizzato dalla copia in nitrato, ma nessun lavoro ulteriore venne fatto, a causa dei costi e della difficoltà di ricreare le didascalie inglesi. Una copia di tutto lo script, che includeva tutte le didascalie, era sopravissuta nella collezione dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Usando come modello i titoli del quarto rullo preservato dalla Pickford, vennero realizzati nuove didascalie che ricalcavano gli originali.
Lavorando con questi nuovi materiali, il MoMA ha ricreato questa pellicola leggendaria, ma severamente danneggiata, nella forma più vicina possibile alla prima edizione. La musicologa Gillian Anderson ha ricostruito la partitura originale del film operando sugli spartiti recuperati alla Biblioteca del Congresso di Washington. La Mitteleuropa Orchestra, che affonda le sue radici nella tradizione musicale dell’area del centro e del sud Europa, discende da esperienze orchestrali pluridecennali. Nei primi anni 2000 ha trovato una sua collocazione istituzionale grazie all’intervento della Regione Friuli Venezia Giulia e al sostegno di Comuni e Province della stessa Regione. Attualmente conta 47 Professori d’Orchestra stabili e una solida organizzazione autonoma; la sua sede è a Palmanova presso la Loggia della Gran Guardia, un palazzo storico del 1500 che si affaccia sulla splendida piazza della città stellata.
Il Direttore Musicale dell’Orchestra, da gennaio 2017, è il Maestro Marco Guidarini. Il suo repertorio, nel segno della più ampia versatilità, spazia dal barocco al contemporaneo, dal classico al cross-over. La Mitteleuropa Orchestra si propone al pubblico in formazione sinfonica, sinfonico-corale, con orchestra d’archi, orchestra di fiati ed ensemble cameristici, si è esibita, con rilevanti consensi di pubblico e critica, in tutta Italia e all’estero, in Francia, Tunisia, Egitto, Marocco, Turchia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia, Montenegro, Albania, ed è stata ospite di numerosi eventi internazionali, dalla Biennale Musica di Venezia al Mittelfest, dalle Giornate del Cinema muto al Concerto per la beatificazione di Giovanni Paolo II.
Si è conclusa con gli interventi di Umberto Galimberti e Vincenzo Vitiello l’edizione 2017 di Lido Philo. La sala piena in cui talvolta si sono dovute aggiungere sedie per gli spettatori, è una conferma dell’interesse che il pubblico della Mostra di Venezia mantiene per occasioni di dibattito culturale critico
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La rassegna propone nella Capitale una selezione di titoli provenienti delle varie sezioni di Venezia 74, in versione originale con sottotitoli in italiano. Oltre 40 titoli nelle 11 sale coinvolte, interessando i quartieri Prati (Adriano, Eden, Giulio Cesare), Trastevere (Nuovo Sacher, Intrastevere), Pinciano (Barberini, Savoy, Mignon), il centro storico (Farnese, Quattro Fontane) e Testaccio (Greenwich)