Il ministro Giuliano Urbani ha affidato a una lettera, pubblicata oggi da ‘la Repubblica’, la replica all’intervista dell’ex sottosegretario Vittorio Sgarbi apparsa ieri sullo stesso quotidiano. Nell’intervista Sgarbi confermava le pesanti affermazioni fatte durante la trasmissione ‘Otto e mezzo’ de La 7 circa presunte pressioni da parte di Urbani per inserire il film Rosa Funzeca di Aurelio Grimaldi nel programma della Mostra del cinema di Venezia. L’imposizione della pellicola, interpretata e prodotta da Ida Di Benedetto, secondo Sgarbi avrebbe infatti origine da una presunta relazione amorosa tra l’attrice e il ministro.
Nella replica Urbani ricorda che il compito di selezionare i film “appartiene alla piena autonomia della direzione del Festival, che non ha mancato di confermarlo nel modo più secco e polemico. Per quanto riguarda le questioni sollevate dall’onorevole Sgarbi, il loro carattere privato ne fa materia di querela per eventuali soggetti danneggiati, ma non è intenzione del ministro scendere su un piano così basso e meschino, che potrebbe svilire non solo chi pronuncia tale volgarità, ma tutte le istituzioni che sia il ministro che l’onorevole Sgarbi sono chiamati a rappresentare e, più in generale, la politica”. Inoltre il ministro chiarisce, con riferimento “alla gravissima accusa di fantomatici favori su finanziamenti a film”, che “le due Commissioni che attribuiscono la qualifica di film di interesse nazionale e che verificano la congruità dei finanziamenti non hanno alcun rapporto gerarchico con il ministro Urbani e hanno agito in questi anni nella più totale autonomia come gli stessi commissari hanno più volte avuto occasione di confermare pubblicamente”.
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