Rondi si dimette dalla Fondazione Cinema per Roma


Il presidente Gian Luigi Rondi ha comunicato le dimissioni dal suo incarico al CdA della Fondazione Cinema per Roma, come già era stato anticipato, dopo il pressing del sindaco di Roma Gianni Alemanno e della presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Ora il passaggio successivo sarà la nomina di un nuovo presidente e probabile successore di Rondi sarà Paolo Ferrari, ex presidente di Warner Italia e Anica.

 

“Mi sono sacrificato per salvare un’edizione che rischiava di non avere luogo Ho detto al sindaco Alemanno che mi sarei dimesso e l’ho fatto mercoledì ma oggi l’ho comunicato al CdA. Mi sento liberato da un peso ma non amareggiato – ha dichiarato Rondi – se sapeste che tira e molla è stato in questi tre mesi. Mi hanno offerto la presidenza onoraria, anche con uno stipendio. Ma io ho detto ‘no, grazie’. Pensavo potessero cambiare idea ma ho visto che eravamo in stallo – ha ggiunto l’ex presidente – per cui ho pensato anche ‘chi ha piu’ gentilezza la adoperì. Non potendo chiedere le dimissioni del sindaco le ho date io”. E in chiusura Rondi ha avuto parole di stima per l’ex direttore Piera Detassis: “E’ più brava di me anche per quanto riguarda i rapporti internazionali io non ho nulla contro Marco Müller, anzi quando ero a Venezia caldeggiai la sua riconferma. Però dissi che per me era più brava la Detassis e ciò che ha fatto lei a Roma è migliore di ciò che ha fatto Müller a Venezia, parlando di due manifestazioni molto diverse”.

 

In precedenza a sostegno di Rondi era arrivato un appello firmato da numerosi esponenti del mondo detol cinema tra i quali i registi Giuseppe Piccioni, Giorgia Cecere, gli sceneggiatori Andrea Purgatori e Linda Ferri, il vincitore del Marc’Aurelio d’oro 2010 per Kill me please, Olias Barco: “Una grande parte del mondo del cinema si augura che nell’interesse del Festival di Roma si affermi una scelta di buonsenso che garantisca quel clima di concordia, misura e collaborazione di cui il nostro paese ha più che mai bisogno. Non si dimetta, siamo con lei”.

E il passo indietro di Rondi, non ancora reso ufficiale, aveva provocato anche la protesta di diversi esponenti del PD, dal presidente degli europarlamentari Davide Sassoli al senatore Vincenzo Vita, vicepresidente della commissione Cultura del Senato che dichiara: “Sulla Festa del cinema di Roma la destra di Alemanno e Polverini ha un atteggiamento da Minculpop. Chiederemo al ministro Lorenzo Ornaghi di riferire in Parlamento su tale sgradevole vicenda”. 

Sull’eventuale nomina di Paolo Ferrari alla guida della Fondazione Cinema per Roma è arrivato intanto il consenso di Riccardo Tozzi, presidente di Anica: “Un uomo che conosce il cinema italiano e ha relazioni di alto livello in America, è una presenza di garanzia – dice alla ‘Repubblica e aggiunge – Se Rondi ha fatto un passo indietro lo ha fatto con grande saggezza, dimostrando il senso di responsabilità che conosciamo. E’ il momento del disarmo: tutti devono sostenere chi è stato nominato. La politica deve fare un passo indietro e lasciare lavorare i professionisti”.

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24 Febbraio 2012

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