ROMANO SCAVOLINI


Solo il festival di Bellaria su iniziativa di Enrico Ghezzi aveva voluto e potuto riproporre i film quasi inediti di Romano Scavolini, regista romano ma nato a Fiume (vedi il sito), film maledetti perché da sempre oggetto di un nervoso accanimento censorio, eppure così significativi di un’epoca (gli anni ’60 e ’70) e spesso straordinariamente sperimentali al di là del tempo e delle mode.
Al bATìk Film Festival di Perugia, dunque, è stato un piccolo caso la proiezione di tre dei suoi lungometraggi (A mosca cieca, La prova generale, Ustica, una spina nel cuore) e 8 tra corti e documentari. “Era ora che – dopo tanti anni di inspiegabile oblio – si cominciasse a rivalutare e a sottrarre alla rimozione il cinema di Romano Scavolini, autore davvero singolare del panorama italiano, a metà strada tra underground e cinema ufficiale, fiction e non-fiction, con alle spalle decine e decine di corti, molti dei quali appaiono oggi di una sconvolgente modernità linguistica…”, dice Bruno Di Marino, organizzatore della retrospettiva.
Ma quella che gli organizzatori chiamano con modestia “Anteprima nazionale” in realtà è stato un vero e proprio evento, la proiezione di Nightmare: “Quando il film uscì negli USA, nel 1982, saltò immediatamente al settimo posto nella classifica degli incassi”, precisa Scavolini davanti al pubblico folto e curiosissimo della Sala Redrum della Rocca Paolina. “Al film fu proibito l’accesso al mercato inglese, ma il distributore ci provò lo stesso e fu imprigionato per sei mesi. Furono requisite 400.000 cassette pirata ma dopo vent’anni gli inglesi si sono vendicati e ora il film finalmente è in DVD in Inghilterra. Divenne in seguito campione di incassi in Francia, in Spagna, in Australia e Giappone”. Nightmare fu realizzato originariamente per essere un film in perdita di 5 milioni di dollari, secondo meccanismi che ancor oggi alcuni produttori usano per evadere le tasse, e si trasformò invece in un successo internazionale. Horror psicologico con spunti di sano e onestissimo splatter, affascinò tanto gli Stati Uniti da aver dato origine all’omonima saga di Wes Craven con Freddie Krueger. In Italia non era mai stato proiettato per problemi di censura, gli stessi che hanno colpito A mosca cieca e La prova generale. Quest’ultimo sarà proiettato stasera alle 22.30, alla presenza dell’autore.

autore
20 Novembre 2002

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