ROMA FILM FESTIVAL 2001


Sesta edizione del Roma Film Festival, in programma dal 14 al 23 dicembre nella sala multimediale del Palazzo delle Esposizioni e al Cinema Quattro Fontane. La manifestazione, presentata questa mattina in Campidoglio dall’Assessore alle politiche culturali Gianni Borgna, dal presidente del Festival Adriano Pintaldi, dal curatore artistico Edoardo Bruno e dal critico cinematografico Bruno Roberti, vanta un lunga lista di presenze italiane.
Quest’anno la sezione retrospettiva è dedicata a Sergio Citti, ” ‘cantastorie’ del cinema, stretto collaboratore di Pier Paolo Pasolini e fautore di un cinema poetico che coniuga la favola, il racconto, alla storia del quotidiano”, affermano gli organizzatori. Il regista, intervenuto alla presentazione con l’attrice Ida di Benedetto, è alla prima settimana di riprese di Fratella e sorello, titolo originale che, ha confessato l’autore, gli è venuto spontaneo senza tanto rifletterci. “Non so cosa voglio dire con questo titolo – ha precisato Citti – se non che l’amicizia, tema centrale del film, non è femminile né maschile. L’amicizia è l’unico vero amore, libero da ogni interesse”.
L’autore ha poi affermato che – a differenza del passato “quando non ho mai pensato a un pubblico, ma alla gente” mentre realizzava i suoi film – “con Fratella e sorello mi rivolgo per la prima volta agli spettatori”.
Tra i tanti titoli della personale completa dedicata a Citti, Casotto, con la giovanissima Jodie Foster e Catherine Deneuve, Minestrone film bellissimo e surreale scritto insieme a Vincenzo Cerami. E poi la versione restaurata di Ostia, pellicola del 1970, sceneggiata con Pier Paolo Pasolini, che segnò il suo esordio alla regia.
Off key Ma, sono tanti gli italiani presenti in questa edizione del Roma Film Festival. Nella sezione Anteprime, Anna Galiena e Claudia Gerini interpretano Off key dello spagnolo Gomez Pereira. Poi Voci, film tratto dal romanzo omonimo di Dacia Maraini e diretto da Franco Giraldi con Valeria Bruni Tedeschi e Sonia Bergamasco. L’attore Sergio Castellitto invece nella pellicola tutta francese di Jacques Rivette Va Savoir. E poi La banda di Claudio Fragasso, autore più direttamente legato al “pulp” secondo il critico Bruno Roberti. Nella sezione ufficiale invece Antonietta De Lillo con Non è giusto e Antonio Marrazzo con Asuddelsole. Immancabile Tonino De Bernardi con La strada nel bosco e Fare la vita.
Con Capricci, opera del 1969, si riscopre anche il cinema di Carmelo Bene. E poi autori e opere più giovani, come Domenica di Wilma Labate; L’uomo in più e il cortometraggio La notte lunga di Paolo Sorrentino; Tutti for Louis e Miles gloriosus di Ciprì e Maresco; Le parole di mio padre di Francesca Comencini; il bellissimo Chimera di Pappi Corsicato e il nuovo film di Stefano Grossi, Radio Rock.
Interessante anche la sezione “No(w) Cinema” al cui interno si nota il promettente documentario sul jazz newyorkese al femminile, Jazzwomen di Gabriella Morandi e la prima opera di fiction tratta dal G8 di Genova, La zona rossa di Mario Balsamo. Insomma tanto cinema italiano di qualità accanto ad anteprime prestigiose come l’ultimo film di Claude Lelouch. Ma anche omaggi a registi come il taiwanese Hou Hsiao Hsien, la francese Catherine Breillat, il brasiliano Julio Bressane e l’americano Peter Bogdanovich, ospite del Festival.

autore
10 Dicembre 2001

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