ROBERTO FAENZA


“Terra di Siena” Film Festival ha chiuso i battenti. Ieri sera al Teatro dei Rinnovati, dopo lo spettacolo di danza di Manuela Kustermann sulle note di Goran Bregovic, la direttrice Maria Pia Corbelli ha concluso la sesta edizione consegnando diversi riconoscimenti ad attori e professionisti del cinema italiano. Primo fra tutti il premio alla carriera a Stefania Sandrelli, mentre Stefania Rocca ha ricevuto da Carlo Verdone il premio Terra di Siena 2002.
Ma Terra di Siena, dedicato quest’anno alle donne, ha voluto premiare due uomini di cinema: il direttore della fotografia Tonino Delli Colli e l’attore Gabriel Garko.
Il Festival è stato anche l’occasione per promuovere le nuove opere di Roberto Faenza e Francesca Archibugi. La produttrice Elda Ferri, insieme all’attrice protagonista Emilia Fox, ha presentato in anteprima 15 minuti di Prendimi l’anima, nuovo film di Roberto Faenza su Sabina Spielrein.
Faenza è partito dal carteggio amoroso tra la Spielrein, Jung e Freud scoperto da Aldo Carotenuto, per andare a indagare la vita della psicanalista negli anni immediatamente successivi al suo ricovero nell’istituto di psicologia “Burgholzli” di Ginevra, quando era paziente e poi amante di Jung (Iain Glen). Jung svela il suo lato fragile, quello dell’uomo che ama e che poi torna dalla moglie per rispetto delle convenzioni. Ma la presenza della Spielrein nella vita di Jung cambierà le sorti della psicoanalisi contemporanea, allontanando Jung da Freud e portando il primo verso un umanesimo della prospettiva psicoanalitica.
“Esistono due diversi piani narrativi: da una parte c’è la studiosa, la donna con una grande mente, colei che dopo esser guarita si laurea in medicina con una specializzazione in psichiatria e nel ’23 torna in Russia – racconta Emilia Fox, presto sugli schermi italiani con Il pianista di Roman Polanski – Nel suo paese d’origine fonderà insieme a Vera Schmidt l’asilo bianco; dall’altra c’è la donna che ha amato Jung”.
Prendimi l’anima uscirà tra la fine di gennaio e i primi di febbraio”, ha anticipato la produttrice Elda Ferri.
Tra i film presentati a Siena un mediometraggio della belga Beril Koltz: Your chicken died for hunger che ha come protagonista l’italiano Alfredo Pea, attore stimato soprattutto all’estero. “Dopo aver visto Pea in Max et Bobo di Fréderic Fonteyne ho capito subito che era lui quello che cercavo”, racconta la regista. “Il corto è una black comedy sulla perdita della memoria”, racconta lo stesso Pea.

autore
30 Settembre 2002

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