Ritratto di Francesco Rosi

Ispirandosi alla frase di Tonino Guerra, “Franco si aggira in un labirinto che già contiene una parte di verità”, Roberto Andò, regista siciliano del recente Sotto falso nome, presenta a Taormina un bellissimo documentario dedicato a Francesco Rosi. Autore di capolavori come Salvatore Giuliano, Le mani sulla città , Francesco Rosi è stato da sempre testimone di quel “cinema civile” che ultimamente in Italia è passato in secondo piano. Il Cineasta e il Bambino di Roberto Andò ripercorre, attraverso una conversazione con Rosi – intrecciata con interviste ad amici e collaboratori –
i momenti più importanti della vita dell’autore. Tutto inizia con una riflessione profonda e commovente sul padre del regista, per poi arrivare fino ad una panoramica sui luoghi del suo cinema, “soprattutto quelli siciliani – come ha ricordato lo stesso Andò – dal Palazzo di Giustizia di Palermo alla Montelepre di Salvatore Giuliano, fino alla tomba di Leonardo Sciascia, nel cimitero di Racalmuto, dove Franco ha deposto una rosa”. Il documentario, prodotto dalla Scuola Nazionale del Cinema, celebra gli ottanta anni di Francesco Rosi, il quale conclude il documentario con un’affermazione che conferma la sua vita di regista e di uomo combattivo: “Non accetto la morte, la mia riflessione sul potere e la criminalità è un modo per contrastarla”.