Gli spettatori italiani ieri, giovedì 16 settembre, hanno potuto ammirare il nuovo maestoso kolossal di Denis Villeneuve, tratto dal classico di fantascienza firmato Frank Herbert, Dune. Nell’edizione italiana (ma non in quella originale con sottotitoli) mancherebbe un piccolo ma significativo elemento: la scritta “Part One” (o “Parte Uno”) sotto il titolo all’inizio del film. Potrebbe sembrare solo un dettaglio, ma non bisogna dimenticare le polemiche nate in concomitanza del debutto veneziano. Infatti, nonostante la struttura del film, che tratta solo la prima metà del romanzo originale, fosse stata annunciata da tempo, in molti si aspettavano un’opera autoconclusiva, forse facendo riferimento a quella precedente diretta da David Lynch. Inoltre, questo importante aspetto, che rende il film poco più un’enorme introduzione dell’universo narrativo creato da Helbert negli anni 60, è stato quello più criticato da chi lo ha già visto alla Mostra del Cinema.
Per quanto drammaturgicamente e strutturalmente solido, i presupposti narrativi del film sono così ampi, che non si può non considerare l’enorme mole di storia ancora da trattare e l’inevitabile finale aperto. La scritta “Part One” è, dunque, fondamentale per entrare nel mondo di Dune con la giusta predisposizione mentale, e non è ben chiara la scelta di rimuoverla, in quanto si rischia di creare aspettative che verranno inevitabilmente tradite negli spettatori più disinformati.
Roberto Andò – dopo La stranezza - torna a scegliere “il trio” come protagonista de L’abbaglio, film sulla discesa in Sicilia dei Mille di Garibaldi – interpretato da Tommaso Ragno. Nel cast anche Leonardo Maltese. Il film, al cinema dal 16 gennaio
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre