Le note di una cornamusa hanno accolto i riminesi che hanno voluto prendere parte, a mezzogiorno, alla cerimonia di commemorazione, al cimitero monumentale di Rimini, nel ventennale della morte di Federico Fellini. Davanti alla ‘prua’ di Arnaldo Pomodoro, l’opera che sovrasta la sepoltura del Maestro, di Giulietta Masina e del figlio, una piccola folla si è ritrovata con la nipote, Francesca Fabbri Fellini, e il sindaco Andrea Gnassi. “Un anniversario, un ventennale per un uomo che è diventato patrimonio dell’umanità – ha detto Francesca -. Credo che l’idea di chiamare dei musicisti, e suonare una cornamusa, a Federico sarebbe piaciuta. Oggi sarebbe stato molto contento di vedere queste facce della sua Rimini intervenire per ricordarlo davanti a questa importante opera di Pomodoro che rappresenta qualcosa di molto bello. A proposito di questo monumento, zio Sergio (Zavoli) si è sempre battuto per farlo girare verso il mare, ma a me piace così com’è perché è come se desse il benvenuto a chi visita il cimitero. Sapere, inoltre, che a pochi metri dai miei zii riposa anche un personaggio come don Oreste Benzi mi fa bene al cuore”. Gnassi ha annunciato che tra un anno e mezzo Rimini avrà la sua Casa del Cinema, all’ex Fulgor, “che permetterà a chi passa da queste parti di vedere e sentire Fellini”. La cerimonia si è chiusa sulle note di Amarcord. In occasione del ventennale in onore del regista riminese, alle 18 si inaugura la mostra ‘Fellini all’opera’, allestita fino al 6 gennaio.
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