La Retrospettiva della 70esima Berlinale sarà dedicata al regista, produttore e sceneggiatore americano King Vidor (1894-1982). Considerato un regista fondamentale tra la fine del muto e la Golden Age di Hollywood, Vidor combinava il suo interesse per i temi sociali con il desiderio di esplorare le potenzialità del linguaggio cinematografico. Ha realizzato più di 50 film, da La folla (1928) al western Duello al sole (1946). Nel 1959 abbandonò il cinema dopo aver diretto il kolossal Salomone e la regina di Saba, nel 1956 aveva realizzato il kolossal Guerra e pace, che detiene ancora oggi il primato di film italiano più visto di sempre. Dopo esser stato nominato per cinque volte all’Oscar, nel 1979 ne ottenne uno alla carriera. Diresse nel 1980 il suo ultimo film, il documentario The Metaphor. E’ del 1925 La grande parata, considerato il primo film critico nei confronti della prima guerra mondiale, un enorme successo per gli MGM Studios.
Questa la dichiarazione di Carlo Chatrian, direttore artistico del festival di Berlino con Mariette Rissenbeek in veste di direttore esecutivo: “Siamo grati alla Deutsche Kinemathek per questa grande retrospettiva che darà ai giovani e meno giovani la possibilità di vedere o rivedere grandi film di un filmmaker unico. King Vidor era convinto che il cinema potesse veicolare un messaggio di umanità ed era pronto a modificare il linguaggio cinematografico per questo scopo”. Rainer Rother, che ha curato la retrospettiva ed è il direttore artistico della Deutsche Kinemathek – Museum für Film und Fernsehen, aggiunge: “Vidor ha focalizzato i suoi film sui passaggi più rilevanti della storia contemporanea, dalla prima guerra mondiale alla Grande Depressione e al New Deal”. Tra gli artisti da lui diretti Gary Cooper, Joseph Cotten, Marion Davies, Bette Davis, Henry Fonda, John Gilbert, Lillian Gish, Audrey Hepburn, Jennifer Jones e Gregory Peck.
La retrospettiva propone 35 film lungo l’arco di cinque decenni e sarà accompagnata da un volume di studi in tedesco e inglese.
Uno studio storico ha confermato le anticipazioni dei media sul coinvolgimento nazista del fondatore della Berlinale Alfred Bauer, figura chiave della propaganda nazionalsocialista e fervente seguace di Hitler
Una selezione di cinque film provenienti dall’ultima edizione del festival saranno presentati al pubblico giapponese in occasione del Nara International Film Festival, dal 18 al 22 settembre: Los Lobos di Samuel Kishi Leopo, The Earth Is Blue as an Orange di Iryna Tsilyk, My Name Is Baghdad di Caru Alves de Souza, Voices in the Wind di Nobuhiro Suwa e Cocoon di Leonie Krippendorf
Alla presenza del ministro Dario Franceschini, della sua omologa tedesca Monika Grütters, dell’Executive Director della Berlinale Mariette Rissenbeek e del direttore delle Relazioni Internazionali di Anica e coordinatore dei Desks Audiovisivi di ICE-Agenzia Roberto Stabile, è stato siglato a Berlino l’accordo che prevede la partecipazione dell’Italia come Paese in Focus alla prossima edizione dell’European Film Market
Bilancio positivo per la 70esima Berlinale con circa 22.000 professionisti dell'industria da 133 paesi e 330.000 biglietti venduti. Il 71° Festival di Berlino avrà luogo dall'11 al 21 febbraio 2021