Il vicequestore del Squadra mobile Alessandro Scudiere si muove nella notte napoletana. Quando il sole saluta il mare, lui scende per strada. Due obiettivi: catturare una banda, riconquistare la moglie. Nel mezzo però arriva Diego, raggio di sole in una storia che non ha paura del buio.
Le premesse di Resta con me, da domenica 19 febbraio in prima serata su Rai 1 fino al 12 marzo, raccontano un progetto sfaccettato. La nuova fiction per la domenica Rai nasce infatti sotto il segno dei “generi ibridati”, su cui Francesco Nardella – vicedirettore Rai Fiction – è sicuro si posi il futuro della televisione. C’è il poliziesco, la storia d’amore, i legami sotterranei: “gli americani lo chiamano Character Driver, perché i personaggi portano avanti la storia”, prosegue Nardella.
Resta con me ha dunque al centro i volti, le paure, le prime e ultime impressioni di caratteri forti ma spinti dal dubbio. Grande teatro degli otto episodi della serie multigenere è Napoli, “liquida, alta e bassa”; incastonata di labirinti imprevedibili come le vicende umane di questa storia. Al cast la responsabilità di queste storie: il poliziotto Alessandro Scudiere è Francesco Arca, la moglie è interpretata da Laura Adriani, mentre il piccolo Diego è Mario Di Leva, giovanissimo ma senza freni.
La nuova fiction Rai nasce da un’idea di Maurizio De Giovanni, mentre la regia è di Monica Vullo, veterana della Fiction ma emozionata per un progetto che ha richiesto due anni di scrittura e oltre otto mesi di riprese tra le vie di Napoli. “Ho scoperto una città che vive tutta la notte”, racconta Francesco Arca, “Abbiamo cercato di raccontare i suoi angoli più insoliti e la grandissima solidarietà con i volontari che aiutano le persone in difficoltà”.
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