Registi anti-pirateria

La pirateria uccide il cinema. E’ la convinzione espressa dai registi italiani intervistati dal “Giornale dello Spettacolo”. Secondo Michele Placido “la pirateria rischia di distruggere la nostra industria cinematografica”. L’attore/regista commenta così il recente decreto Urbani: “Spero che le forze politiche al di là degli schieramenti si rendano conto che una legge che colpisce duramente la pirateria è la base fondamentale per la garanzia della democrazia e della costituzione”.
Alessandro D’Alatri si dice “umiliato dall’ignavia delle forze dell’ordine con questi Dvd venduti con tranquillità alla luce del sole”.
Ettore Scola invita a distinguere: “Mi auguro che si prendano misure severe non contro i venditori extracomunitari, ma soprattutto contro i produttori di questi Dvd pirata. Sono molto preoccupato dal fatto che i giovani possano abituarsi al cinema come ad un insieme di immagini e suoni distorti”.
Enzo Monteleone commenta: “Ben venga una legge che abbia come obiettivo il porre fine a questo fenomeno”. Si schierano sulla stessa linea anche Paolo Virzì, Giulio Manfredonia, Enzo D’Alò e Edoardo Winspeare
Giuliano Montaldo, presidente di Rai Cinema, esorta alla severità: “Oggi la pirateria è in grado di metterci in ginocchio. La normativa deve essere vigile, attiva e cattiva”.