VENEZIA – La realtà virtuale è una delle grandi novità di questa edizione della Mostra con un concorso ad hoc (per la prima volta nella storia del festival). E tocca a John Landis guidare la giuria che decreterà la migliore opera in VR. Il regista americano è affascinato da questo settore in cui, ammette, ha molto da imparare. “Nel cinema tradizionale così come in tutte le altre arti, l’artista ti dice dove guardare, il suo occhio diventa il tuo occhio. Nella realtà virtuale puoi guardare dove vuoi tu e questo rende la cosa affascinante. Voglio vedere – ha detto Landis – tutto quello che è disponibile, per imparare come ciascun cineasta sta usando questa nuova tecnologia che è in così rapida evoluzione. Solo nelle ultime tre settimane ci sono stati nuovi sviluppi”.
Altro argomento caldo, quello dei nuovi player produttivi, come Amazon e Netflix. Il caso Netflix ha infiammato Cannes, dopo che il festival francese ha decretato che ammetterà in concorso solo opere destinate alla sala. Alberto Barbera ha posizioni soft: Venezia già due anni fa mise in concorso un film prodotto dalla piattaforma di streaming on demand (Beasts of no nation di Cary Fukunaga), e ora ha spalancato le porte a Netflix. “E’ il nuovo che avanza e sarebbe una decisione antistorica escluderlo. E’ una nuova realtà, le regole del gioco stanno cambiando e bisogna accettarle. Sarebbe assurdo non accogliere in concorso un film Netflix solo perché non uscirà in sala, e anche discriminatorio da parte di un festival”, ha detto il direttore. “Un festival seleziona i film migliori, sceglie quale film mostrare non chi li distribuisce. Netflix, così come Amazon, sono nuovi player globali della produzione cinematografica, investono nel cinema e hanno diritto di decidere come far vedere i loro film, non spetta a noi giudicare”. Ormai tanti grandi autori hanno Netflix e Amazon come produttori, Barbera ha citato Scorsese e i Coen come ultimi in ordine di tempo. Ed è con Netflix che arrivano al Lido attesissimi Robert Redford e Jane Fonda, protagonisti del film fuori concorso Le nostre anime di notte, cui la Mostra del cinema di Venezia assegnerà il Leone d’oro alla carriera. La piattaforma di streaming online è presente anche con Suburra: La Serie, prima produzione originale italiana (di cui si vedranno al Lido le prime due puntate, dirette da Michele Placido; le altre sono di Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi), Wormwood, la miniserie di Errol Morris e il documentario di Jon Alpert Cuba and the Cameraman.
Si è conclusa con gli interventi di Umberto Galimberti e Vincenzo Vitiello l’edizione 2017 di Lido Philo. La sala piena in cui talvolta si sono dovute aggiungere sedie per gli spettatori, è una conferma dell’interesse che il pubblico della Mostra di Venezia mantiene per occasioni di dibattito culturale critico
Doppio appuntamento con l’animazione in sala questo weekend, che vede in programma Cars 3, tradizionale cartoon Pixar per bambini in CGI, ma anche Gatta Cenerentola, versione futuristica e adulta della novella raccolta da Basile, che ha incantato la Mostra di Venezia
Il ministro della cultura israeliana Miri Regev ha protestato per non essere stata invitata alla cerimonia degli 'Ophir', gli Oscar dello Stato ebraico in seguito al suo attacco contro il film Foxtrot di Samuel Maoz
La rassegna propone nella Capitale una selezione di titoli provenienti delle varie sezioni di Venezia 74, in versione originale con sottotitoli in italiano. Oltre 40 titoli nelle 11 sale coinvolte, interessando i quartieri Prati (Adriano, Eden, Giulio Cesare), Trastevere (Nuovo Sacher, Intrastevere), Pinciano (Barberini, Savoy, Mignon), il centro storico (Farnese, Quattro Fontane) e Testaccio (Greenwich)