“Un visionario”. Così Damien Chazelle, il regista Premio Oscar per La La Land, definisce Vincente Minnelli, autore di uno dei musical più iconici di sempre: Un americano a Parigi, che il nuovo numero della Rivista del Cinematografo (disponibile in versione cartacea e digitale dal 1° febbraio) festeggia in occasione del settantesimo anniversario dall’uscita in sala. Nell’intervista esclusiva curata da Gian Luca Pisacane, Chazelle svela quanto Minnelli abbia influenzato la sua visione, come dimostra l’ormai celebre dream ballet che chiude La la Land. “Nella sua forma più tipica ma anche sperimentale – spiega Chazelle – è pura innovazione incastonata nella cornice classica di Hollywood”. Nell’intervista il celebre regista rivela anche i suoi progetti futuri. L’omaggio a Un americano a Parigi e al suo autore prosegue con i contributi di Marzia Gandolfi, Daniela Turco, Orio Caldiron e Paolo Baldini, che da questo numero inizia a collaborare con la Rivista del Cinematografo: un’occasione per tornare a parlare della carriera e dello stile di un regista che ha rivoluzionato il musical hollywoodiano, senza dimenticare gustosi retroscena sulle star che hanno contribuito a costruire il genere, come Fred Astaire e Ginger Rogers.
Con questo numero, la rivista si propone in una nuova veste grafica, con nuovi contenuti, sguardi, approfondimenti, un accompagnamento al lettore nel cinema e nell’universo audiovisivo sempre più multimediale e sperimentale.
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma