Un flagello, chiamato Druun si diffonde e devasta il mondo. I Druun sono spiriti eterei, informi e distruttivi, nati dal confitto tra gli uomini. Possono trasformare una persona in pietra con un singolo tocco e moltiplicarsi velocemente. E’ questo il nemico principale, estremamente attuale, nel nuovo film animato targato Walt Disney Animation Studios, Raya e l’ultimo drago, firmato da Don Hall, Premio Oscar per Big Hero 6, e Carlos López Estrada, disponibile su Disney+ con un pagamento aggiuntivo rispetto all’abbonamento base. Il film è diventato sempre più attuale man mano che il progetto andava avanti, come spiega Don Hall: “Era in sviluppo da anni, l’idea di base era partire da mondo diviso che dovesse ritrovare un collante. Non ci saremmo mai immaginati che sarebbe diventato un film di grandissima attualità. Prima ancora del lockdown parlavamo del Druun come una ‘peste’, come la causa di una crisi esistenziale”.
Raya e l’ultimo drago è un’avventura epica, ispirata dalle culture e i popoli del sudest asiatico, con una nuova eroina, Raya, guerriera adolescente, orgogliosa custode della Gemma Drago capace di arginare la forza malefica dei Druun, impegnata in una missione apparentemente impossibile. Riunire i cinque regni della sua Terra, Kumandra, divisi cinquecento anni prima dal dilagare del flagello. L’unica difesa possibile l’avevano attuata le magiche creature di quel mondo, i draghi, unendo, a costo del loro sacrificio, il loro potere in una gemma capace di arginare la forza malefica. Il pericolo però ritorna, e Raya è intenzionata riportare l’armonia, cercando l’aiuto dell’ultimo drago rimasto. “Una delle cose che amo di Raya e che è un personaggio complesso – sottolinea Hall – E’ tecnicamente una principessa e una guerriera e da tutta la vita si prepara come custode della gemma del drago. Mi piace la sua ferocia e la sua forza, ma anche il suo umorismo e la sua vulnerabilità”.
Nel corso del suo viaggio, Raya imparerà che non basta un drago per salvare il mondo, dovrà imparare a fidarsi, dopo che la sua fiducia è stata tradita da bambina, perché senza fiducia non è possibile raggiungere la coesione a cui aspira per riunire il Regno. “E’ un film molto personale per tutti noi – dice la produttrice Osnat Shurer -. Si trattava di riflettere sulle divisioni nel mondo e su quanto sia possibile superarle, attraverso il rispetto e curandoci degli altri. Siamo andati nel sudest asiatico e ci siamo innamorati del senso di comunità, là conta il noi più che l’io nonostante quanto siano variegate le loro culture. Volevamo rendere questo messaggio più universale possibile”. Carlo López Estrada, co-regista del film, è grato alla Disney “perché i loro film hanno influenzato il mio modo di vedere il mondo da bambino. Spero che possa accadere anche con Raya, che aiuti ad aprirsi di più agli altri, attraverso un viaggio tra popoli e culture e diverse”.
Ad affiancare Raya nella sua missione Sisu, l’ultimo drago di Kumandra. Le leggende narrano che sia una creatura acquatica divina, di una bellezza indescrivibile e di una magia inarrestabile, ma Raya si troverà di fronte un drago divertente e autoironico, che si considera una perenne studentessa che raggiunge a mala pena la sufficienza, ma che imparerà, insieme a Raya, a diventare, a modo suo, il drago di cui parlano le leggende.
Tra le voci italiane, Luisa Ranieri, Paolo Calabresi e Vittoria Schisano.
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