Raoul Bova a Nassiriya


Raoul Bova Nassiriya, mercoledì 12 novembre 2003. Un camion forza il posto di blocco del quartier generale dei militari italiani ed esplode uccidendo dodici carabinieri, cinque soldati dell’esercito, due civili italiani e otto iracheni. Il sacrificio e il lavoro quotidiano svolto in Iraq dai nostri connazionali in un clima particolarmente teso cercando di ripristinare giustizia e legalità e mediando tra le opposte fazioni verranno ricostruiti in Nassiriya, una miniserie in due puntate con Raoul Bova protagonista diretta da Michele Soavi e prodotta da Pietro Valsecchi per Canale 5, sul set a partire dal 10 luglio.

 

“Impossibile raccontare tutti i nostri martiri, eroi loro malgrado – dice il produttore – ci soffermeremo solo su sette personaggi costruiti un po’ sui personaggi reali ma con nomi di fantasia e un po’ romanzati. La sceneggiatura di Donato Carrisi e Paolo Marchesini con la supervisione di Stefano Rulli e dello stesso Soavi ha richiesto un lavoro complesso, sappiamo di muoverci su un territorio minato, ma il nostro non sarà un film a tesi. Ci limiteremo a raccontare la storia di quei ragazzi arrivati laggiù chi impegnato in ospedale, chi nella ricerca di tesori mesopotamici, chi nelle lezioni al popolo iracheno. Vedremo la grandissima missione di pace che abbiamo messo in piedi”.

 

L’elevato impegno civile del progetto viene ribadito da Michele Soavi, il dotato ed eclettico regista di importanti film tv (la serie UltimoI delitti della Uno bianca) e del recente noir Arrivederci amore ciao che verrà presto presentato e sponsorizzato negli Stati Uniti da un cineasta di culto come Jonathan Demme. “Per ricostruire il territorio iracheno gireremo in diverse località italiane dalle caratteristiche simili: in Puglia, a Perdas De Fogo in Sardegna, a Sabaudia, a Fogliano dove il paesaggio è molto simile”, spiega il regista. 

“Racconteremo la fase di collaborazione e di aiuto verso i locali e poi l’improvviso vuoto intorno e la loro ostilità: raccontiamo i mesi di lavoro in cui hanno cercato di dare fiducia alla gente, spingendola ad andare a votare e cercando di ristabilire la cosiddetta ‘pace sorvegliata’ ed una possibilità di vita civile. L’attentato si inserisce in questo contesto. Improvvisamente, dal giorno alla notte, gli italiani si sono ritrovati la popolazione locale nemica e hanno capito di essere diventati il bersaglio del terrore islamico. Il giorno della strage il passo carraio del centro di smistamento era vuoto come se già circolasse voce che girava questa autocisterna con i kamikazen: sembra che fosse stata fermata dalla polizia e poi rilasciata dopo essere stata posto sotto sequestro in un posto di frontiera perché c’erano delle irregolarità, ma non c’è la certezza che fosse noto che contenesse l’esplosivo”.

 

Soavi precisa che il copione della fiction parte da “Diario da Nassirya – Fine di un’illusione” un libro allegato al settimanale ‘L’Espresso’ in cui Marco Calamai, un membro del CPA (Coalition Provvisory Autority) racconta la sua storia da testimone diretto. “Ci siamo documentati a lungo con le vedove delle vittime ed i sopravissuti che sono stati disponibili e ci hanno dato fiducia convinti che si tratti di un argomento necessario. Nella nostra storia c’e grande umanità: gli iracheni si fanno la guerra da secoli, hanno i loro motivi ma né noi né gli americani siamo in grado di viaggiare sulla lunghezza d’onda islamica: questo era già un ostacolo ma il nostro film intende raccontare storie comprensibili da individuare con sfumature di poesia, ironia, attrito, costruendo dei puntini che sono diventati delle storie (Raoul Bova, ad esempio, si chiama Stefano Carboni ed è un maresciallo) e mettendo in risalto come la popolazione locale volesse bene ai nostri soldati che chiamava ‘i puntini blu del deserto’ per la loro divisa visibilissima”.

autore
27 Giugno 2006

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti